Scritta da: Rosita Ramirez
La società a volte è ingrata perché non accetta l'individuo così come è, purtroppo "le maschere" le dobbiamo usare per riuscire di essere accettati.
Composta mercoledì 18 aprile 2018
La società a volte è ingrata perché non accetta l'individuo così come è, purtroppo "le maschere" le dobbiamo usare per riuscire di essere accettati.
È triste vedere ragazzi che mettono gli alcolici nella loro vita come risposta a tutti i loro problemi.
Preferivo di più quando sulle panchine si consumavano le lingue che ora le batterie dei cellulari.
Va bene pure l'intelligenza artificiale (smartphone) per ottimizzare le prestazioni mentali, ma necessita la coscienza naturale (anima) per corroborare le prestazioni morali.
Siamo in una società dominata dai pollici.
Viviamo in un'epoca dove impariamo molte cose, soprattutto a non essere felici.
L'unico vantaggio per chi non conta "nulla" nella società odierna è quello di poter camminare liberamente per strada senza il rischio d'inciampare in noiosi ed estenuanti approfittatori.
I giovani di oggi hanno a disposizione tutto ciò che occorre per non aver nulla domani.
La verità è che a questo mondo essere felici diventa sempre più improponibile. Una spontanea e immorale negazione.
Questa società penalizza i fragili e i vulnerabili. Se sei debole sei un perdente, uno sfigato, uno scontento senza motivo, o nella peggiore delle ipotesi, sei considerato un pazzo. Questo è il motivo per cui, soltanto dietro la sua facciata, ognuno può piangere il proprio dolore.