Scritta da: Luciano Meran Donatoni
Molto tempo fa dicevano: oggi si mangia! Oggi si dice: cosa si mangia?
Composta giovedì 19 ottobre 2017
Molto tempo fa dicevano: oggi si mangia! Oggi si dice: cosa si mangia?
Il mondo non vuole la verità, vuole solo la convinzione di averla già.
Al mondo d'oggi per distinguersi basta usare educazione, rispetto e cortesia.
Oggi si amano più le cose che le persone. Questa è l'era dove uno smartphone ha il potere di annullarci dalla realtà. Non conquistiamo e non costruiamo più rapporti. Per strada si incontra gente che non ti guarda più in faccia perché è presa dal guardare di continuo il proprio cellulare. Forse è per questo che siamo più freddi più scostanti, non comunichiamo più, stiamo diventando tutti invisibili. E questo non deve piacerci, deve farci riflettere. La tecnologia non ci ha avvicinati al contrario, ci ha allontanati da tutto e tutti.
In quest'epoca per far successo bisogna essere almeno milionari. Il mondo dell'editoria e della musica vi spiegherà tutto.
Vigiliamo sui grandi colossi della comunicazione internet, stanno già mappando noi individui umani, ed anche la nostra esistenza comportamentale conoscere per agire dopo.
Tutti saremo più felici quando riusciremo a prendere in mano le nostre vite con la medesima disinvoltura con la quale afferriamo lo smartphone.
Il selfie denota la nascita della banalità. Al tempo dei rullini che permettevano giusto qualche decina di scatti, si fotografava solo ciò che valeva la pena fotografare, ma da quando il digitale ci permette di immortalare ogni momento, il momento stesso si è fatto banale.
I nostri tempi richiedono forza e tenacia inaudite. Vietato arrendersi al disorientamento e alla paura, anche a costo di racimolarne le briciole rimaste nell'ultimo e più remoto cassetto del nostro animo.
Il problema è che si incrementa il peso di tette e bicipiti, ma in concomitanza diminuisce quello del cervello.