Scritta da: Antonio Cuomo
in Frasi & Aforismi (Tempi Moderni)
Credo a quelle cose che non so spiegare. Il resto mi trova indifferente.
Composta lunedì 7 novembre 2016
Credo a quelle cose che non so spiegare. Il resto mi trova indifferente.
Una generazione di cuori sfioriti, e odio dilagante, di sorrisi in estinzione ma di dolori in evoluzione.
Gli aridi tempi odierni alimentano in cuor un forte senso di tristezza che duole all'anima, privata oramai di sguardi e carezze, di gioie e certezze. Siamo corpi "sterili" che vagano nel tempo, persi in ardui pensieri e con sguardo inclinato a fissare un display. In auto fissiamo un display; in strada fissiamo un display; in casa osserviamo il display; agli amici preferiamo un display; e gli occhi di chi ci passa accanto? Quelli no, non li consideriamo più.
[Fra i giovani] C'è una supina rassegnazione. Si vive nel galleggiamento del presente fra lo smartphone e lo spritz.
Nei paesi occidentali c'è la moda di assumere integratori vitaminici che non servono a nulla e anzi possono essere dannosi, ma che per milioni di bambini rappresenterebbero invece la salvezza.
Quante ore passiamo a vivere? Siamo nell'era del sonno e del lavoro, non solo perché sono le maggiori attività che l'uomo esercita, ma perché dormendo, senza accorgersi del proprio operato, il popolo produce tutto e di più. Quel "di più" viene scartato e al popolo rimane il minimo per continuare a dormire e lavorare.
Siamo talmente stupidi da non renderci conto che un sms non può sostituire ciò che uno sguardo riesce a dire.
Uomini, si inventano la favola per portarti a letto e poi ti lasciano da sola nel bosco.
Il pubblico di oggi è drogato di banalità.
Abbiamo perso l'indignazione, la dignità, la coscienza, l'orgoglio di essere persone che hanno inventato la civiltà. Siamo degli ingiusti che se ne fregano della giustizia. Cosa lasciamo ai nostri figli?