Scritta da: Giovanni Melucci
Mi aggrappo a illusioni e non mi riconosco più. Guardo la mia immagine riflessa in uno specchio. Questo non è amore è dolore.
Composta mercoledì 23 marzo 2016
Qui trovi un'ampia raccolta di frasi e aforismi sulla tristezza e sull'essere tristi. Tra queste righe troverai il racconto di uno stato d'animo particolarmente difficile da gestire che porta allo sconforto, al pianto, alla disperazione e all'amarezza. Usare le parole giuste può essere importante per far capire la tristezza che si prova in un certo momento.
Mi aggrappo a illusioni e non mi riconosco più. Guardo la mia immagine riflessa in uno specchio. Questo non è amore è dolore.
Saprò abituarmi a fingere di essere felice. Ma dire che non ti penso più mi resta difficile.
Alcune ferite, le più dolorose, sono catastrofi per l'anima, che si contorce e grida. Poi d'improvviso dopo ore, settimane, mesi o anni, tutto è finito. E siam pronti a ricominciare.
Per una non verità che mi ha riempito di sangue amaro le vene, ho sparso sofferenza coi miei occhi in un letto che non mi appartiene.
Non c'è nulla di più triste che recitare la felicità.
Esistono dolori in grado di annientarti in un attimo, buchi neri che si cibano delle anime per restituire solo odio e rabbia. Paludi, dove ti perdi nella nebbia mentre l'anima vaga in cerca di una pace che non esiste. Infine ci sono pesi e bagagli inutili che rallentano il cammino, fino a farci fermare, per poter finalmente affrontare i nostri spettri e annientarli per sempre.
Quando una persona ci lascia, anche se ci lascia per sempre, ci lascerà sempre un ricordo.
E pensare che sono proprio i momenti felici quelli che fanno più male quando arriva il momento in cui si trasformano in ricordi di ciò o di chi non c'è più.
Lei non la sentiva la solitudine. Cucinava canticchiando, leggeva un buon libro e qualche volta accarezzava il suo gatto seduta sulla cima di un tetto. A volte, la sera, le sembrava che tornasse ad assalirla. Ma niente che un buon bicchiere di birra non potesse cancellare. E se ne andava a dormire, tra lenzuola troppo fredde, che non facevano che ricordarle quanto avesse continuato a mentire a se stessa una volta di più.
Vorrei essere una lacrima, per guardare ancora una volta i tuoi profondi occhi, per scivolare sul tuo viso accarezzandolo e poi... vorrei cadere giù, per vederti andare via da me.