"Tua...?" "La mia cara vecchia mamma, si. È un mese che cerchiamo di tirarla giù, ma deve aver gettato un Incantesimo di Adesione Permanente sul retro della tela. Scendiamo, presto, prima che si risveglino tutti quanti". "Ma che cosa ci fa qui il ritratto di tua madre?" "Non te l'hanno detto? Questa era la casa dei miei genitori. Ma io sono l'ultimo Black rimasto, quindi adesso è mia. L'ho offerta a Silente come Quartier Generale... praticamente è l'unica cosa utile che sono riuscito a fare"
Raccontami la tua storia; se ciò che hai patito si dimostrerà, alla considerazione, soltanto un millesimo di ciò che ho patito io, ebbene, tu sei un uomo allora, e io ho sofferto come una fanciulla; eppure tu somigli alla pazienza che contempla le tombe dei re e disarma la sventura col sorriso.
La civetta decollò all'istante. Non appena fu partita, Harry si gettò completamente vestito sul letto e fissò il sofitto buio. In aggiunta a tutte le altre sensazioni deprimenti, si sentiva in colpa per aver trattato male Edvige; era l'unica amica che avesse al numero quattro di Privet Drive. Ma con lei avrebbe fatto la pace quando fosse tornata con le risposte di Sirius, Ron e Hermione.
"Dov'eri finita?" "Da nessuna parte." "Da nessuna parte? E con chi eri?" "Una compagna." "E chi è?" "Marta." "Perché non mi hai risposto?" "Non potevo." "Che vuol dire" non potevo "?" "Ero alle prove teatrali." "Alle prove di che?" "Non ho fatto niente di male." "E non potevi avvertirmi?" "La mamma di Marta disegna e cuce costumi splendidi." "Perché non mi hai avvertito?" "Non volevo che rovinassi tutto. Perché se n'è andato?" "Non lo so." "Non lo sai? Nessuno sa mai niente!" "Ho provato a chiamarlo... Nulla." "Dimmi la verità." "Non mi ama più." "E tu? Lo ami ancora?" "Si." "Allora perché lo hai fatto andar via?" "Non mi ha chiesto il permesso..." "Non lo amavi abbastanza. Se uno ha un tesoro, non lo perde. Se lo tiene stretto a tutti i costi: è questione di vita o di morte."
Gandalf è un uomo fatto di vento, hai l'impressione che possa volare via da un momento all'altro come un palloncino e ti chiedi come faccia a reggere orde di barbarici liceali.
"Una volta ho sognato una donna bellissima, vestita di un cappotto bianco. Mi guardava e sorrideva. Le ho chiesto:" Da dove viene la tua bellezza? ". e la donna mi ha risposto:" Un giorno piangevi e io mi sono strofinata il viso con le tue lacrime ". Andrà tutto bene, Margherita, andrà tutto bene..."