Mi rifiuto di telefonarti perché sono troppo arrabbiato per le critiche che mi hai rivolto a proposito delle mie doti di genitore. Se qualcuno si azzarda a dirmi un'altra volta come devo fare il padre, esplodo.
Ti prego, non torturarti con domande di cui non conosci la risposta. Stai attraversando un momento molto difficile, ma ti stai dando da fare e lo fai di continuo. Ogni batosta che prendi ti rende più forte.
Io: Mi rifiuto di andare al gruppo di supporto. Mamma: Uno dei sintomi della depressione è il disinteresse per le attività. Io: Ti prego, lasciami guardare America's Next Top Model. È un'attività. Mamma: La televisione è passività. Io: Oh, mamma, per favore. Mamma: Hazel, sei un'adolescente. Non sei più una bambina. Hai bisogno di farti degli amici, di uscire di casa e di vivere la tua vita. Io: Se vuoi che io sia un'adolescente non spedirmi al gruppo di supporto. Comprarmi una carta d'identità falsa, così posso andare ai club, bere vodka e spararmi un po' d'erba. Mamma: l'erba uno non se la spara, tanto per cominciare. Io: Vedi? Questo è proprio il genere di cose che saprei se tu mi procurassi una carta d'identità falsa. Mamma: Vai al gruppo di supporto.
È forse chiedere troppo desiderare un uomo decente? Non sto parlando di un neurochirurgo esageratamente bello, sensibile, fedele, ben dotato, ricco e generoso, mi accontenterei di uno che quando dice" ti chiamo "lo faccia entro l'anno. Uno che non si faccia venire un'ischemia quando deve pagare il conto, che non sia sposato, alcolista, ladro, bipolare o bugiardo patologico, perché questi li ho sperimentati già tutti.
"Questo è il mio numero di cellulare. Non ne abusi, ma se si sente particolarmente giù mi può chiamare". "Oh... Grazie, davvero la posso chiamare?" "Solo se si sente particolarmente giù". "Cioè, come faccio a sapere quando sono particolarmente giù?", mimo le virgolette con le dita. "Io sono sempre particolarmente giù. Per la storia degli uomini sbagliati, intendo, e per Andrea in modo particolare, quindi come faccio a sapere quando la posso chiamare?".
Senza respirare, con le lacrime agli occhi e il cuore martellante Holly lesse il messaggio, conscia per tutto il tempo che chi glielo aveva scritto non avrebbe mai più potuto spedirgliene un altro. Accarezzò con le dita la calligrafia di Gerry, sapendo che era stato l'ultimo a toccare quella pagina.