Scritta da: alessia14
Se non è nebbia, è fumo.
dal libro "Sia fatta la tua volontà" di Stefano Baldi
Se non è nebbia, è fumo.
E ricordo di aver desiderato di non svegliarmi più.
Il dolore però non è passato. Era sempre lì, e mi tirava dentro, pretendeva di essere sentito.
"Io non esco" ho detto. "Non voglio uscire con nessuno. È un'idea terribile e un enorme spreco di tempo e..."
"Tesoro" ha detto la mamma. "Cosa c'è che non va?"
"Sono una... una... una granata, mamma. Sono una granata e a un certo punto esploderò e vorrei minimizzare le vittime, okay?"
Mio padre ha piegato la testa come un cucciolo rimproverato.
"Sono una granata" ho detto di nuovo. "Voglio starmene lontana dalla gente e leggere libri e riflettere e stare con voi, perché non c'è niente che possa fare per non ferire voi, siete troppo coinvolti, quindi per favore lasciatemi stare, okay? Non sono depressa. Non ho bisogno di uscire di più. E non posso essere un'adolescente normale, perché sono una granata."
"Hazel" ha detto papà, e poi ha singhiozzato. Piange un sacco, il mio papà.
"Vado in camera mia a leggere un po', okay? Sto bene. Sto bene sul serio; voglio solo andare un po' a leggere."
Mio padre guardando il mio aereo aveva commentato "Speriamo regga!".
"Augustus, forse ti piacerebbe condividere le tue paure con il gruppo."
"Le mie paure?"
"Si."
"Ho paura dell'oblio" ha detto lui senza nemmeno un attimo di esitazione. "Ne ho paura come il proverbiale cieco aveva paura del buio."
A volte vorrei solo che non fosse accaduto. Il cancro, dico.
Alex non potrà venire a scuola domani, 8 aprile, perché ha un appuntamento con il dentista.
"Vedi, è semplice. Prima s'incontra una ragazza carina, poi la si frequenta per un po' per verificare di essere compatibili, confrontandosi sulle grandi decisioni da prendere per la vita in comune. Per esempio, quali parenti si vanno a trovare durante le vacanze, se si preferisce abitare in una villetta o in un condominio, avere un cane oppure un gatto, e chi dei due entra in bagno per primo al mattino. Se si continua ad andare più o meno d'accordo su tutto, ci si sposa. Fin qui mi segui?" "Come no"
Mi rifiuto di telefonarti perché sono troppo arrabbiato per le critiche che mi hai rivolto a proposito delle mie doti di genitore. Se qualcuno si azzarda a dirmi un'altra volta come devo fare il padre, esplodo.