Scritta da: Alexandre Cuissardes
Pagare un prezzo per migliorare è accettabile, pagarlo molto alto solo per cercare di non peggiorare, e con scarso successo, è da italiani.
Composta mercoledì 30 dicembre 2015
Pagare un prezzo per migliorare è accettabile, pagarlo molto alto solo per cercare di non peggiorare, e con scarso successo, è da italiani.
La moneta con cui far pagare chi ha rovinato qualcuno non può essere di minor peso e valore di quella che ha usato chi ha commesso il fatto.
I politici, quando fanno promesse sono ridicoli e bugiardi, quando si parlano addosso sono maleducati, quando vogliono ragione sono presuntuosi, quando scaricano le colpe addosso agli altri sono indisponenti. Ogni politico riesce ad avere in sé molti dei difetti degli italiani senza averne nessuna virtù. E noi che li ascoltiamo, in quale categoria ci mettiamo?
La politica è un'azienda grande, tratta solo l'ingrosso. I politici ascoltano soltanto chi si fa categoria o trova un seguito, qualunque cosa chieda. Un gruppo, una folla, diventano potenziali elettori. In quanto tali devono essere considerati, ascoltati, rassicurati. A loro si devono fare le promesse, ed anche mantenerle, quando possibile. Loro sono quelli da comprare.
Il singolo invece è una persona, fa poco rumore. Se poi ne fa molto una scusa si trova, ma quel rumore è comunque l'urlo di una volta sola, che non si ripeterà. La cassa è chiusa, gli fa da bavaglio.
Il solo risparmio sulla spesa che i governi sono riusciti a fare è quello sui morti di stato. Lo stato condanna e le vittime eseguono, a loro spese.
Vorrei che per un po' in tv s'invertissero le parti, che fossero i politici ad intervistare i giornalisti, così finalmente non avrebbero bisogno di recitare e forse potrebbero dire anche qualche parola di buonsenso... forse.
Per i tribunali il tempo non è galantuomo ma complice di chi ha la coscienza sporca. Non rende giustizia ma favorisce l'ingiustizia.
Ci sono troppi figli d'arte, visto che le furbizie vengono spesso considerata un'arte, liberi in giro, ai quali abbiamo permesso e continuiamo a permettere di esistere, e dei quali continuiamo se non ad ammirare i capolavori, neppure a disprezzare i comportamenti.
Chi ignora le leggi si prende multe e condanne perché la legge non ammette ignoranza. Chi invece le leggi le conosce, le usa e le aggira, è apprezzato, rispettato da quelli che contano. Perché la spregiudicatezza, al contrario dell'ignoranza, è ammessa a pieno titolo.
I potenti quando sbagliano fanno sempre errori veniali che i poveracci pagano come si pagano gli errori mortali.