Tua madre mi è stata a fianco in un momento in cui nessun altro c'era. Non solo era una strega singolarmente dotata, era una donna gentile, fuori dal comune. Sapeva vedere la bellezza negli altri, perfino, e forse particolarmente, quando una persona non riusciva a vederla in se stessa.
Vedo che tu, come molti altri prima di te, hai scoperto le dolcezze dello specchio delle brame. Suppongo che ormai tu abbia capito cosa fa. Voglio darti un indizio: l'uomo più felice della terra guarderebbe nello specchio e vedrebbe solo sé stesso, esattamente com'è.
Il mondo è monotono, gli uomini non imparan nulla e ricascano a ogni generazione negli stessi errori ed orrori, gli avvenimenti non si ripetono, ma si somigliano: finiscono le novità, le sorprese, le rivelazioni.
L'umanità non sopporta il pensiero che il mondo sia nato per caso, per sbaglio, solo perché quattro atomi scriteriati si sono tamponati sull'autostrada bagnata. E allora occorre trovare un complotto cosmico, Dio, gli angeli o i diavoli.
Più tardi Lia mi avrebbe detto: "Tu vivi di superfici. Quando sembri profondo è perché ne incastri molte, e combini l'apparenza di un solido – un solido che se fosse solido non potrebbe stare in piedi." "Stai dicendo che sono superficiale?" "No," mi aveva risposto, "quello che gli altri chiamano profondità è solo un tesseract, un cubo tetradimensionale. Entri da un lato, esci dall'altro, e ti trovi in un universo che non può coesistere col tuo."
Il vero amore è una specie di malattia. Non l'avevo mai capito, leggendo i libri e le poesie, cosa fosse a spingere le persone più razionali a fare cose tanto folli e insensate. Ora ho capito: è una malattia. Ti ammali quando meno te lo aspetti e non ci sono cure. A volte può addirittura essere fatale.
"Grazie alla penna avrei potuto dare vita alle mie fantasie, ai miei sogni" "non è troppo tardi. Puoi cominciare anche adesso, se vuoi" Hannah sorrise. "Non ne ho più bisogno. Ora ho te. Sei tu il mio sogno"
Il modo in cui sta cambiando la trama del tempo, perché comincio a sentirmi di casa nel passato e solo un ospite nell'esperienza strana e sbiadita che chiamiamo presente.