Scritta da: Antonio Curnetta
Posso cambiare opinione su una persona anche più volte, ma alla fine le prime impressioni si rivelano, quasi sempre, quelle più veritiere.
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Posso cambiare opinione su una persona anche più volte, ma alla fine le prime impressioni si rivelano, quasi sempre, quelle più veritiere.
A volte le compagnie più belle e vere sono invisibili, esse sono dentro noi accanto a noi.
Sono stanca delle prese in giro e della gente dai falsi sorrisi. Adesso basta, la festa è finita: tiro fuori il peggio che è in me!
Io sono l'unica al mondo a non avere le farfalle nello stomaco. Io nello stomaco ci tengo le tende, cosi se qualcuno decide di farmi provare qualcosa che so già il male che farà, io tiro le tende chiudendo ogni finestra al mio cuore. In modo che nessuna emozione possa entrarci.
Le maschere che diventano calco del volto sono quelle che nascondono le ferite dell'anima.
Cerco il tuo volto, cerco la tua mano, per uscire fuori. Corro da un anglo a un altro per trovare la strada che mi porti fuori. Giorno dopo giorno cammino per le strade in cerca di te. Attimo per attimo sento la tua assenza. Cercami, trovami, angelo mio, che di te ho bisogno.
Le bugie fantomatiche, i sotterfugi, i sorrisi assottigliati dagli sguardi furbetti, le telefonate improvvise, le uscite a ogni ora, le apparizioni come i beati, le frasi sconnesse, i rossori in viso, appartengono a chi deride la vita e non ha stima di se stesso.
Io non sono umile sempre e comunque. Lo sono solo di fronte a persone e cose che sento "vere". Per tutto il resto posso essere presuntuoso, altero, indisponente; ho anch'io il mio tesoro interiore a cui credo e, giusto o sbagliato che sia, dovrò pur difenderlo.
La condanna di vivere le emozioni più belle soltanto per sé.
La chiamavano la risata che precede il crollo emotivo, ed io risi. Risi tanto. Risi forte. Ma poi tornai a casa, e togliersi la maschera e crollare fu la cosa più confortante che potesse succedermi.