Il vero artista ha qualcosa in più del pittore, del poeta, del musicista. Il vero artista è colui che riesce a tradurre in realtà un'emozione, a realizzarla, e non solo a raccontarla.
Le privazioni (da un particolare punto di vista) altro non sono che meravigliose opportunità. Possono trasformarsi in straordinarie scopritrici di talenti. Infatti esistono persone che hanno molto e in quel tutto non trovano nulla e altre che non possiedono niente e in quel vuoto riescono a costruire il loro tutto. In fondo gli animi forti si rivelano solo in balia della tormenta.
Se le persone si preoccupassero di penetrare più menti e meno corpi, molte cose al mondo acquisterebbero un valore perduto o forse neanche mai avuto.
Non esiste nulla di più inalterabile di quanto si desideri ardentemente cancellare.
I sogni attraversano filtri ogni giorno, passano tra le maglie fitte del setaccio dei doveri, delle responsabilità, della quotidianità. Alcuni non ardiranno tentare l'attraversamento. Molti resteranno impigliati nel limbo della rete, senza ancorarsi alla fantasia, né trasformarsi in tangibilità. Solo un esiguo contingente di piccoli e coraggiosi pionieri esplorerà, invaderà e conquisterà l'ardua e ostica realtà.
È così bella, schietta e semplice la verità, da non riuscire proprio a capire chi si trincera dietro la menzogna e le sue difficoltà.
Quel che più conta non sempre è svelato alla luce, ma segretamente riposto nel brivido che corre nell'ombra.
L'onestà non crea profitto, non fa clamore e, sempre più rara, non viene mai esibita sotto le luci della ribalta, ma resta madre di ogni vanto e merito. È solo grazie ad essa se il fusto possiede ancora l'opportunità di crescere dritto, senza stortura alcuna.
Senza dover coltivare speranze, lo scoiattolo sa benissimo che, persino nel pieno dell'inverno, la quercia addormentata conserva segretamente verde il proprio cuore.
Nelle loro infinite storie, le montagne lo raccontano: sulla Terra ogni pietruzza d'umanità è all'ombra di macigni di malvagità.