Scritta da: Anna R. Di Lollo
in Frasi & Aforismi (Amore)
Fra le più gravi mutilazioni è l'amore non dato.
Composta sabato 4 febbraio 2017
Fra le più gravi mutilazioni è l'amore non dato.
Una mente sana e ben funzionante imbriglia a suo favore qualsiasi situazione, affronta qualsiasi intemperia, conosce, pondera e misura (mettendola alla prova) ogni sua capacità, trova un lato buono in qualsiasi orrore le piombi innanzi, è sollievo e forza per gli altri. Una mente sana non ha bisogno di molto altro, ha già in sé quanto necessario.
La vita è una centifolia antica e petali i suoi giorni, con corolle più o meno folte per ognuno. Non hanno importanza alcuna il loro numero o l'aspetto. Tutte, indistintamente, profumeranno il proprio giardino d'appartenenza.
Solo chi non ha ricevuto riesce a comprendere l'importanza del dare.
"Ama il prossimo tuo come te stesso", non mortificandoti.
Si coltivi la propria essenza. L'ego è la sua dimora, la base di ogni relazione col mondo esterno, non un nemico da schiacciare, demonizzare, perseguitare. Da qui il passaggio successivo è la creazione di un gregge facilmente gestibile e addomesticabile, per chi volesse approfittarsene. Si può anche avere una spiccata personalità, eppure gestire e preoccuparsi con estrema cura del bene collettivo. Esiste sempre un compromesso, una scelta altra, una via aperta per la vera saggezza, che non attraversa mai il campo della sudditanza, ma sempre le terre feconde e sconfinate del libero pensiero.
Esistono persone poste dal destino dinanzi ad orizzonti sterminati e altre imprigionate nello spazio limitato di un sospiro. Ma la vera rivoluzione non sarà riposta nell'ottenere moltissimo col già tanto a disposizione, bensì nell'attingere anche una sola goccia d'acqua dal pozzo senza fondo del nulla.
C'è bisogno di sogni che aprano la strada a nuove ere. C'è bisogno di paura che, puntando i piedi sulla sensibilità, si erga a coraggio. C'è bisogno di ogni piccola volontà che, in coro, si faccia forza. C'è bisogno di tutti, anche di quelli che questa società urla essere gli ultimi, perché venga il tempo in cui possa "avere" e agire soprattutto chi merita.
La più disonesta delle ambizioni scala repentinamente la vetta, ma solo per raggiungere in altrettanta fretta la caduta dal precipizio.
Il problema è che le persone non si guardano più intorno: non colgono la poesia, non catturano la bellezza, non abbracciano la raffinatezza della cultura, non si accostano all'arte e alla creatività, non fantasticano e neppure sognano... e intanto, giorno dopo giorno, a causa loro il mondo sfiorisce.
La vita resta là ad attenderci, sempre pronta ad essere colta, come un bocciolo che ha conosciuto la pioggia, ma torna a farsi accarezzare dal sole.