Scritta da: Antonio Belsito
Mi piacerebbe pensare che il male sia uno scherzo e che il bene ne sia il sorriso.
Commenta
Mi piacerebbe pensare che il male sia uno scherzo e che il bene ne sia il sorriso.
Un giorno mi sono detto: hai percepito le difficoltà di una quotidianità sempre più caotica e meno ordinata; hai definito le domande, gli interrogativi, quali spunti di riflessione che rendono almeno un senso, quando anche le risposte non potrebbero averne. Ti sei dichiarato ansiosamente tranquillo, rivelando, implicitamente, che – ormai - si può essere tranquillamente ansiosi. Hai ricordato le parole quali vecchie amiche, amiche intime, perché - in questa realtà - l'intimità, forse, ha vita nelle poche parole autentiche, vere, sincere.
Hai scritto panta rei e carpe diem.
Certo, tutto scorre perché la vita corre e non si ferma. Si cresce, si muta, si diventa altri e si scopre la verità. E si conosce la falsità.
Lo so... crescendo il mondo ci confonde e, purtroppo, spesso perdiamo il coraggio di credere nel nostro sogno.
Ma è proprio in quel momento che bisogna cogliere l'attimo.
Quel sogno siamo noi.
Ci sono domande a cui si può rispondere solo con gli occhi.
Alza la testa e guarda la luna. Nessuno potrà spegnerla.
A volte, ci si ferma e si guarda: dove non si sa ma si inizia a vedere.
La dolcezza è voglia di accarezzare la vita, sentirla, sfiorarla. Non si può negare l'emozione intensa. L'emozione va vissuta e non segregata perché è quel rossore che è in noi: sembra impedirci ma vuole spingerci. Bisogna lasciarsi spingere, altrimenti si torna alla durezza, a quella durezza che, forse, diviene quotidianità. Allora, perché frenarci?
Perché non si può avere nulla ma si può avere il coraggio di provare a essere se stessi.
I sogni sono l'anima del tempo.
La semplicità di accogliere la vita con un sorriso è la forza di vivere senza iniziare "a finire".
I passi non mentono, ma dicono; dicono proprio come le parole, quanto le parole, basta solo ascoltarle.