Scritta da: Barbara Brussa
Sei rimasto fuori a lungo, sul margine.
Sapevi che, una volta dentro me,
non c'era modo di tornare indietro.
Un istante di coraggio,
e sul margine è rimasta
solo la tua paura...
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Sei rimasto fuori a lungo, sul margine.
Sapevi che, una volta dentro me,
non c'era modo di tornare indietro.
Un istante di coraggio,
e sul margine è rimasta
solo la tua paura...
Nel torpore, il cuore tace e la penna si arresta;
occorrerà attendere che la mano dell'Emozione lo sfiori di nuovo,
ed esso riprenderà vita, come per incanto.
Ti ho sposato in gran segreto, alla presenza dell'unico testimone che veramente conta: il mio Cuore.
"Sì, lo voglio". (E sarà davvero per sempre).
Talvolta, "accontentarsi" significa "svendersi".
Una mano tesa, nel vuoto del bisogno, può arrivare a toccare l'anima.
Non puoi mostrare l'orizzonte, a chi non sa vedere oltre il proprio naso.
Il poeta scrive le note dell'anima sua
su un pentagramma d'aria
appeso alla punta di una stella
- inzuppata di luce e pioggia -
ai confini dell'universo.
Col passare degli anni, ci si rende conto che nulla si può cancellare completamente: qualche segno evidente rimane sempre sui fogli del vissuto. E quei segni, talvolta, diventano graffi sulla pelle vellutata della speranza.
La presenza di lui, era così intensa da riempire il presente e far svanire d'incanto tutto il tempo intessuto di assenze, trascorso nell'attesa del Momento. Il Momento che avrebbe raccontato di loro.
La più incantevole delle magie avviene quando un sogno rimane il Sogno, anche dopo aver abbracciato la tua realtà.