Scritta da: Barbara Brussa
Talvolta, "accontentarsi" significa "svendersi".
Composta lunedì 7 settembre 2009
Talvolta, "accontentarsi" significa "svendersi".
Una mano tesa, nel vuoto del bisogno, può arrivare a toccare l'anima.
Il poeta scrive le note dell'anima sua
su un pentagramma d'aria
appeso alla punta di una stella
- inzuppata di luce e pioggia -
ai confini dell'universo.
La presenza di lui, era così intensa da riempire il presente e far svanire d'incanto tutto il tempo intessuto di assenze, trascorso nell'attesa del Momento. Il Momento che avrebbe raccontato di loro.
La più incantevole delle magie avviene quando un sogno rimane il Sogno, anche dopo aver abbracciato la tua realtà.
Ci sono i due punti, per provare a chiarire, e punti fermi, messi dalla ragione, che il cuore ostinatamente tramuta in virgole. Puntini sospensivi, che tolgono il fiato. E le parentesi... parentesi aperte, che attorno al cuore non si chiudono mai.
La notte finisce, inizia l'aurora.
Solo il cambiamento può portare fuori dalle tenebre.
E quello è il momento in cui tutto rinasce...
È una piccola magia, quella che consente ad un'anima estranea di entrarci dentro - anche solo per un istante - e cogliere frammenti del nostro vero "io".
Non v'è gloria alcuna, nel successo ottenuto senza il merito delle azioni, o degli intenti.
Quando il rumore del dolore viene udito solo da chi lo prova, diventa disperazione.