Scritta da: AngelaCullen
in Frasi & Aforismi (Libri)
La cosa peggiore in assoluto, però, era che Edward Cullen non si era presentato a scuola.
dal libro "Twilight" di Stephenie Meyer
La cosa peggiore in assoluto, però, era che Edward Cullen non si era presentato a scuola.
Accanto a me, il Leone Vigliacco faceva la figura di Terminator.
Terribilmente a disagio, me ne stavo palpitante in attesa dell'arrivo di Edward.
"Ciao" disse una voce bassa, melodiosa.
[...] Mi girava la testa per la confusione.
I suoi occhi d'oro mi confondevano...
"Non hai fame?", chiese lui, distrattamente.
"No". Non mi andava di dirgli che ero a stomaco pieno... di farfalle.
Ora che sapevo del mio segreto pauroso non potevo fare niente. Perché quando pensavo ad Edward, alla sua voce, al suo sguardo ipnotico, al magnetismo della sua personalità, non desideravo altro che trovarmi accanto a lui.
La tua ora è suonata quando ti ho conosciuta.
Ero eccitata all'idea di andare a scuola e la cosa mi spaventava. Sapevo bene che il merito non era dell'ambiente educativo stimolante o dei miei nuovi amici. Inutile raccontarsi storie, ero in agitazione perché sapevo che avrei incontrato Edward Cullen. E ciò era molto, molto stupido.
Sbirciai di nuovo verso di lui, e me ne pentii. Mi stava di nuovo squadrando, con gli occhi neri pieni di disprezzo. Mentre mi ritraevo, stretta nella sedia, improvvisamente pensai a quel modo di dire: se gli sguardi potessero uccidere...
In quel momento la campana prese a squillare, io sobbalzai ed Edward Cullen si alzò dal suo posto con un movimento fluido - era molto più alto di quanto avessi immaginato - dandomi le spalle, e prima che chiunque altro avesse lasciato la sedia era già fuori dalla classe.
Io rimasi pietrificata al mio posto, incredula, a guardarlo. Che cattivo. Non era giusto. Iniziai a raccogliere le mie cose lentamente, cercando di arginare la rabbia che mi aveva presa, per non mettermi a piangere. Per qualche motivo, il mio umore e i miei occhi erano legati a doppio filo. Di solito, quando ero arrabbiata piangevo, una reazione umiliante.