Scritta da: Erika Mancini
L'essenziale non è vedere, ma saper guardare, è sentire il cuore parlare, è imparare la vita ed essere capaci di cambiarla, senza condizioni, senza paura essere se stessi.
Composta mercoledì 10 febbraio 2016
L'essenziale non è vedere, ma saper guardare, è sentire il cuore parlare, è imparare la vita ed essere capaci di cambiarla, senza condizioni, senza paura essere se stessi.
Ti porgo la mia mano, il tuo braccio deciso mi cinge e la luce svela le ombre, tu dentro a togliermi il respiro, uno, cento, mille giri per le nostre anime, un vortice inebriante di passione e pazzia. Un solo sguardo e la mente si tuffa nel cuore a danzare questo folle tango intriso del tuo profumo.
Non ti permettere di giudicarmi, sono figlia di scarpe consumate a crescere un'anima che veste solo nuda sincerità.
Non cercare la felicità, impara a "sentirla" nell'anima: vive nei silenzi quando credi se ne sia andata, quando eri occupato a correre ed invece dovevi solo fermarti, rispettarti, amarti, perdonarti, viverti.
Ti racconto un segreto: sedurre una mente è il brivido su pelle che insinua intrigante passione nei solchi dell'anima.
Non hai bisogno di ombra, hai bisogno di camminare avanti, di raccogliere i tuoi momenti no come momenti che ti aiuteranno a far crescere e svelare la tua luce interiore. Sei luce e la tua luce non si può non sentire, non vedere, serve solo rendersene conto e vedrai che c'è un fine a quella luce, quell'energia. Un'utilità più grande che non può essere sprecata, siamo fatti per essere grandi, umilmente, grandi.
Inizia lo spettacolo. Io vesto solo emozioni e poesia, un volto senza maschere come la scena più bella e disarmante della mia vita.
Mi metto in discussione, rompo gli equilibri, non preservo l'apparenza, corro il rischio di capovolgere la vita. Non esiste equilibrio migliore che essere se stessi senza confini.
Muoio dentro, ho toccato il fondo e non me lo perdono, non perdono la mancanza di rispetto che ho per me stessa, in nome di cosa permetto che avvenga. Sono merce, prima amata ed ormai acquisita usata e gettata ogni giorno a piacimento, a seconda dell'umore. In nome di cosa? L'amore è questo?
Ad occhi chiusi scorri senza sosta nelle vene, sali a soffocare e dare voce ai miei respiri, percorri come brivido ogni centimetro del mio corpo, ti insinui profondo, intenso e resti addosso, dentro dove ogni inizio non ha mai fine.