Scritta da: Giancarlo Modarelli
A volte è giusto ritenersi ignorante soprattutto se conosciamo la scienza e la consideriamo come facoltà.
Composta lunedì 26 agosto 2019
A volte è giusto ritenersi ignorante soprattutto se conosciamo la scienza e la consideriamo come facoltà.
Più noi sappiamo riconoscere e disponiamo valore di ciò che bello, e più la bellezza diventa importante e ci rassomiglia.
La morte è onnipresente e resistente alla vita. Più conosciamo la vita è più essa si avvicina come fosse l'ora.
Quando un uomo lavora per la storia, sposa una giusta causa, semplicemente è sempre avvantaggiato da chi ci crede e diventa erede.
Il giudice comanda più di un politico. Il politico fa la legge e il giudice la fa rispettare.
La politica è un gesto di scambio ed opinione senza aggiudicazione. Detestare chi ci governa è raramente un atto politico. La giustizia non trova casa senza togliersi di dosso un osso così duro che incarna Salvini e "scanna" clandestini.
L'uomo per essere libero affascinante deve poter volare come l'uccello, deve restare solo e prendere senza pretendere al volo. Da solo e senza una donna risente il profumo vantaggioso di una rosa, oppure di molte margherite. Questo spiega perché l'uomo a volte ama più la bellezza in natura e profumo che animale.
Una donna durante la vita può accogliere tutto il seme del marito per rendere libero ciò che è vita.
Triste è colui che resta soffocato dalla morte altrui. La morte è sempre vita di separazione che assegna rassegnazione. Tutta la morte è risorsa di vita che resta e attesta ad ognuno il digiuno.
La doppia nazionalità di un uomo dovrà far riflettere perché curioso egli è quanto tratta lo straniero come riconoscente diritto e pace.