Scritta da: Giancarlo Modarelli
La privatizzazione del desiderio è vegetale e non animale, che attraverso il sentimento riceve benedizione e bene senza pena.
Composta venerdì 12 giugno 2020
La privatizzazione del desiderio è vegetale e non animale, che attraverso il sentimento riceve benedizione e bene senza pena.
L'uomo prevalentemente deve lasciarsi desiderare, per questo il sesso lo rende animale.
Spesso siamo così sopraffatti e stanchi di vivere che perfino il desiderio diventa un peso morto.
Se volete veramente bene a una donna desiderate la mamma. La mamma è l'unica donna che fin da piccolo ha visto il pene come un bene prezioso.
La donna deve tenersi "sempre" pronta sessualmente per soddisfare l'uomo. L'uomo a sua volta non lo è quasi mai pronto; poiché preso dalla mano accelera spesso senza molto desiderio.
L'uomo è tendenzialmente maniaco di sola donna che desidera cacciare e sottoporre a irresistibile folle pena.
Pigro non è colui che senza una donna ritiene il sesso debole forte. Forte è colei che senza pene richiama seme.
Quando l'arte incontra la scienza prende posizione e conoscenza, che non è fantascienza poiché la psicologia è la scienza della coscienza.
L'amore è sempre un idiozia che cambia il desiderio. Possiamo sempre innamorarci senza mai stancarci.
L'uomo non vorrebbe mai morire; anche se pensa prepotente che poi rinasce.
La natura animale è bestiale; quando più finisce, ferisce, e tutto "sparisce"!
La morte nulla cancella, il ricordo vive, e la vita è desiderio.