Scritta da: Giulio Pintus
L'amore non è un'accordo, è armonia, e l'armonia è fatta di accordi.
Composta venerdì 10 agosto 2012
L'amore non è un'accordo, è armonia, e l'armonia è fatta di accordi.
Arrivai al punto di non avere molte alternative. Avrei dovuto attrezzarmi scrupolosamente contro le sempre più potenti bordate, sarei dovuto rimanere costantemente vigile e pronto ad una controffensiva, sarei stato costretto, per non spegnerla, addirittura a cambiarla con una nuova.
Le nuove tv: gioielli sempre più sottili ed eleganti con schermo antisfondamento.
La vita è un occasione e, si sa, l'occasione fa l'uomo ladro. Per questo l'onestà è ritenuta così mortificante?
Come aghi magnetici ci orientiamo verso ciò che pensiamo, ambiamo e amiamo. Il male è al sud.
Non sei d'accordo anche tu - dissi - che gli uomini rinunciano ai beni involontariamente, volontariamente ai mali? E non è forse un male illudersi intorno alla verità, un bene, invece, essere in possesso del vero? E possedere il vero non ti sembra che consista nel pensare ciò che veramente è?
Se il difensore pensa a diventare felice in modo da non poter essere più un difensore, se non si accontenta di questa vita così equilibrata e sicura, ottima come noi diciamo, se si lascia prendere da una stolta e puerile opinione sulla felicità, che lo spinga, in virtù del suo potere, a volere tutto ciò che v'è nello Stato, riterrà veramente saggio Esiodo, quando affermava che la metà è in certo modo più dell'intero.
Se il presupposto di chi intende governare è quello di ricercare e produrre il bene per i cittadini, subito ci si deve interrogare sulle reali motivazioni di tali intenzioni. Difatti qualunque uomo onesto ed assennato preferirebbe di gran lunga esserne il fruitore.
Può accadere che ciò che ha sorretto l'esordio del miglioramento, costituisca il sostegno del peggioramento, così come, ad esempio, è possibile che una ripresa economica sorretta dalla ipotetica produzione e libera vendita di sostanze stupefacenti o da quella già in atto di bevande alcoliche e sigarette, costituiscano il sostegno al suo esaurimento e a quello, ancor più grave, dei consumatori.
Per molti il matrimonio è solo un pretesto per guidare contromano.
Mi ero convinto, in quella notte d'estate, di aver scritto qualcosa di buono. Mi pareva d'essere arrivato ad un punto conclusivo inconfutabile, un traguardo logico di conoscenza dell'uomo, dei suoi bisogni, dei suoi desideri. Mi sembrava quasi di conoscere tali verità da sempre, come se fossero palesi e semplici e che fossero state, fino a quella notte di ginepri e zanzare, sempre là, appena celate da un velo di superficialità e distrazione, pronte e desiderose d'essere scorte dalla meticolosa e cieca ricerca del caso.
E rimanevo dell'idea, mentre rileggevo il tutto, che ero stato davvero bravo e fortunato ad essere arrivato fino a quel punto del pensiero, ma più mi raccontavo questa storia più era chiaro che io non ero arrivato in nessun punto, poiché, in realtà, era il pensiero stesso quel punto. E, se nell'universo, vi sono miliardi di punti, vi debbono essere altrettanti punti conclusivi, e dunque non avevo scritto nulla di, poi, così eccezionale: avevo solo impresso su un foglio niente più che un punto, in una torrida notte di ginepri e zanzare. Ah, punto!