Scritta da: Paola Melone
in Frasi & Aforismi (Felicità)
Mi hanno detto che la felicità si accarezza. Io l'ho graffiata e me ne è rimasto un brandello sotto le unghie.
Composta venerdì 13 luglio 2012
Mi hanno detto che la felicità si accarezza. Io l'ho graffiata e me ne è rimasto un brandello sotto le unghie.
Chi non vorrebbe essere felice? Chi non desidera vedere pace e sicurezza? Chi non vorrebbe avere salute e lunga vita? Questi sono i desideri normali di tutti noi. Purtroppo, però, la realtà spesso è l'opposto dei nostri desideri.
Secondo me la felicità può esistere soltanto se esiste l'infelicità (anche se fa paura ammetterlo) insomma, se riusciamo ad affermare che una cosa è di colore bianco soltanto se abbiamo ben presente una cosa di colore nero.
Quindi ben vengano le sofferenze, ben vengano i problemi e le fatiche della vita, perché in quel momento in cui non vi saranno sofferenze sarà ancora più prezioso e raro, vivere la nostra vita.
Se l'attesa fosse facile non occorrerebbe la pazienza. Giusto?
Potrò dire di essermi innamorato quando qualcuna mi farà perdere la testa, per ora mi fanno solo girare i coglioni.
Quello che a volte l'uomo non capisce è che per amare bisogna soffrire che per soffrire bisogna amare ma che per amare e soffrire bisogna possedere un cuore.
Me lo ritrovai davanti, aveva un odore di menta pazzesco, avrei voluto fermarlo e trattenerlo con me finché non mi abituavo a quell'odore iniziando a non sentirlo più, sentendomi una cosa sola con lui, mischiando quella puzza di fumo che usciva dalla mia bocca mentre il mio cuore bruciava per quanto batteva, per quanto lo voleva...
Ti ho inviato i miei sentimenti in un file compresso, la password era semplice, la password era facile, la password era quanto noi due ci siamo amati, quanto noi due ci siamo scritti baciati, abbracciati, arrotolati, scaldati, parlati, visti, emozionati, insultati guardati, sentiti, toccati, annusati, assaporati orientati nel cuore, rivisti riabbracciati. Senza limite senza forme senza orizzonte.
Perché ti ho sempre amata. Ti ho sempre in mente. Ti ho sempre. Ti ho.
Fisicamente; se non fisicamente, mentalmente; se non mentalmente in quel posto senza confini dove si plasma la materia dove lo spazio e il tempo non sono così amici e litigano come dei dannati, dove le emozioni prima o poi esplodono e creano scintille, creano scintille che vanno dappertutto e ci cadono addosso come comete, come stelle. E non saprei dirti, non saprei comunicarti, scandirti, verbalizzarti, tutto quel che sento dentro, nel sentimento, in un momento.
Certe parole non sono all'altezza di certi abissi.
Nessuna coperta era calda come lo erano le sue mani.
Spesso e volentieri l'unico modo per conoscere a pieno certe persone è fare finta di credere alle loro bugie, perché sono le uniche cose "vere" e costanti che riescono a dire. Io personalmente ho sviluppato pure un nuovo tic. Quando ne sento una rispondo sfoderando un bel sorriso unito a un "ma dai, non pensavo!" E mi sono fatto pure lo sbiancamento dentale. Del resto, se le bugie sono giganti, i miei sorrisi devono essere ovviamente smaglianti!
Fumava Wiston Blue. Tirava lentamente e ogni volta sentiva i polmoni che si riempivano di fumo. Si riempiva tutto quello spazio dentro di lei che, da quando lui se n'era andato, era diventato un vuoto a perdere. E poi quando sputava fuori il fumo, che usciva così sinuosamente come la ballerina del diavolo, era convinta uscissero fuori anche tutti i problemi. Povera illusa.