Scritta da: Francesca Zangrandi
Ho sbagliato...
Credevo che il cuore potesse tutto...
Composta giovedì 2 febbraio 2012
Ho sbagliato...
Credevo che il cuore potesse tutto...
Inutile dirsi addio. Solo il destino decide se non ci incontreremo più.
Provo come una sensazione di abbandono: abbandono al lento scorrere della vita, alle sensazioni, alle piccole manie della gente. Come se nulla più importasse o fosse rilevante, mi trascino da una parte all'altra della città. Eppure ci deve essere qualcosa che importa veramente, in fondo, che ci fa galleggiare nella consapevolezza che qualcosa di importante, nella nostra vita, lo abbiamo realizzato e che, in fondo, siamo solo in un momento di stallo, in attesa che le acque ci smuovano.
Le persone sanno sempre perché le abbandoni, anche se non hanno mai capito perché le hai accolte.
Un giorno forse tutto avrà un senso e quello che oggi chiami "dolore" un giorno forse, lo chiamerai "ricordo".
E quando sarà solo un ricordo allora potrai ammettere di aver sbagliato o capito la lezione.
La vita è come un viaggio, non si finisce mai di imparare. Più si va avanti, più si fa esperienza, imparando cose che non si pensava mai di conoscere.
La merce a buon prezzo la comprano in molti, quella gratis la prendono tutti. I migliori cercano il meglio, le rarità si scambiano tra loro ma mai si vendono.
Finisce che ad alcune cose ti arrendi. Ad alcune persone anche. Quando ti rendi conto che tanto hai a che fare con i mulini a vento, cerchi di non disperdere più le tue energie, o di direzionarle altrove. Finisce che realizzi che tanto è inutile. Che come tu sei così e non puoi cambiare troppo, vale la stessa cosa anche per gli altri. Capisci che alcune diversità sono insormontabili e allontano. E non c'entra il bene. Quello non finisce con uno schioccare di dita. Ma non può essere il solo collante di un rapporto.
I bambini sono la ricchezza del mondo.
Saremmo buoni genitori solo se avessimo ascoltato i nostri genitori dirci "lo faccio tutto per te".