Scritta da: Lucia Donati
Il maggior potere è quello di essere liberi lasciando liberi gli altri. Allora si forma naturalmente una morale di felicità.
Composta mercoledì 31 agosto 2016
Il maggior potere è quello di essere liberi lasciando liberi gli altri. Allora si forma naturalmente una morale di felicità.
Una persona che pensa in modo profondo e complesso difficilmente viene compresa da chi pensieri profondi e complessi non partorisce mai.
L'accettazione richiede un lavoro su di sé, ed è per questo che non può mai essere imposta dall'esterno.
Una corretta sintassi aiuta la pulizia mentale, la quale favorisce una felicità del tutto particolare che non si può acquisire diversamente.
Se qualcosa esiste e non lo possiamo negare, è ininfluente e illogico volerne dimostrare l'esistenza.
Vuoi tutti i soldi del mondo e tutto il potere terreno, ma quando ti accorgerai che gli uccelli non cantano più tu sarai già prigioniero senza ritorno; prigioniero della tua stessa inutile e dannosa avidità. Allora non ci sarà più niente da comprare, né qualcosa su cui comandare. Neanche su te stesso hai potere: te ne accorgi? Ora fermati e indietreggia.
I comici in questo tempo triste hanno più che mai un grande valore e un grande compito. Ci ricordano che senza il sorriso non c'è entusiasmo né energia. Senza questi importanti elementi si spegne la vita, ed essa diventa assai meno significativa. Ampliando il campo, direi che è responsabilità di ognuno accendere il proprio fuoco e, se possiamo, anche quello degli altri.
Quando riceviamo un regalo dovremmo apprezzare, prima di tutto il pensiero e la generosità che c'è dietro al gesto. Infatti è il senso di ringraziamento che noi proviamo nel ricevere che ci connette alla felicità e alla ricchezza nascosta in noi. Chi non riesce a provare quel senso di ringraziamento è invece destinato, almeno in quel momento, ad un'essenza di povertà, di insoddisfazione e di desolazione, perché questi sono i sentimenti presenti.
È un peccato sprecare tanta vita per cercare di essere nel futuro mentre siamo nel presente.
Il corpo, di per sé, non contiene la vita, né il segreto del battito del cuore né l'amore motivante né l'immaginazione creativa, né il nucleo del sacro.