Scritta da: scricciolo
Certe volte è così pesante tenere in mano una penna per scrivere ciò che senti dentro.
Composta sabato 16 giugno 2012
Certe volte è così pesante tenere in mano una penna per scrivere ciò che senti dentro.
Pesa scrivere anche una sola parola quando si sa che chi dovrebbe leggere usa il solito indifferente e superficiale impegno.
Gli istanti svaniscono con poco, le sensazioni rimangono per sempre.
A tutti i Giuda di questo mondo, l'unica vera domanda che si può chiedere: "Ma perché continui a tradirmi?".
Rimanendo sorpresi dalla probabile risposta. Del Giuda di turno, l'unico commento gentile che si può esprimere:
"Ma io sono sempre io, sei tu che sei diventato un Giuda!"
Amico mio, sappi che ti terrò sempre per mano ma non perché tu hai bisogno di me ma sono io che ho bisogno di te.
Quando l'esserci lo senti al di là della cosciente percezione.
Tanto più l'amore è stato grande, tanto più grande è la delusione che tutto sia finito, ma con l'amaro in bocca mi rendo conto che sono ora felice che tu sia partito.
Abbandonare il campo, non sempre è una resa: talvolta, significa prendere coscienza dei propri limiti e non peccare di presunzione; è un atto di grande coraggio e di profonda dignità.
Non è che mi hai lasciato, hai solo perduto l'opportunità di avermi.
Non è un dramma perdere una persona nella vita, se si è scelto di farlo... Poi, ho imparato che alcune volte la vita ce le restituisce, se sono state veramente importanti, sarà come se il tempo non fosse mai trascorso.