Scritta da: Marco Giannetti
Il dolore vuole compagnia... la sofferenza non vuole essere sola.
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Il dolore vuole compagnia... la sofferenza non vuole essere sola.
Ci si può abbandonare all'impeto, alla forza delle onde... esse portano con sé ciò che si rimette alla loro voluttà, non si curano dell'esito del viaggi, ma c'è chi sa giovarsi anche della forza del vento.
È che a volte creiamo dei solchi profondi nel nostro cuore come a voler accogliere un seme nuovo da far nascere, ma non ci accorgiamo che chiunque prova a renderlo vita già ne ha compreso le lacerazioni... Diamo la possibilità al bene di coprirci del suo fertile amore. Si nasce solo se non abbiamo fatto nulla per non morire.
Sapere cosa è giusto e non farlo è codardia (Confucio)... Hai dato fiducia al buio ma ora sei in piena luce tra estranei che ti contendono la voglia di rinascere... non far spegnere mai negli altri il tuo esempio di forza.
Per le vicissitudini avute potrei parlare innumerevoli linguaggi ma preferisco restar muto ad esternare inutili tormenti.
Chiudo i miei occhi a te come a voler apparir cieco, ma solo perché tu non possa più leggerne lo sguardo...
E pensare che le persone finiscono nel manicomio della vita non verranno più ascoltate da nessuno, e sordo diverrà ogni tentativo di vederne le gesti.
Quanta crudeltà comporta la vita ad osservarla scorrere tra le mura delle nostre coscienze, tutto fa capire quanta pochezza contiene il genere umano.
Scrivo questo pensiero dopo aver parlato con un povero pazzo che invece mi è parso meno povero di tanti ricchi benefattori che pur di raggiungere gli allori, dispensano gloria di carta e non sporcarsi le mani regalando una carezza ad un misero, sporco pazzo... sporco solo delle sue vesti.
Un amore grande resterà per sempre un grande amore.
vorrei far realizzare tutti i desideri dei bimbi poveri del mondo, so che non è possibile, ma a volte vedo che un mio sorriso, una mia carezza, vale più di tanti doni.
Non è vedendomi che mi potrai ricordare, ma ricordandomi mi potrai vedere.