Scritta da: Marco Giannetti
Sii chi tu sei, non un eco di ciò che gli altri desiderano o si aspettano da te.
Composta sabato 8 agosto 2015
Sii chi tu sei, non un eco di ciò che gli altri desiderano o si aspettano da te.
Sto respirando il tempo e la distanza, sto parlando al cielo e al suo colore, dipingo abbracci e scrivo mille volte amore.
Dalle nebbie del tempo si dischiude l'immagine di te sempre amata. Alla mente si intrecciano ricordi incalzanti e sofferti... se questa porta chiudo, mi cancella il buio.
Il cielo è come me, muta i colori del mio dolore e mai tornerà blu perché la tua nuvola ha bevuto gocce del mio bene.
Bello sarebbe poter volare senza ali ed affidarmi al vento, a poggiar piedi scalzi che non hanno più voglia di camminare sconce vie.
L'evoluzione dei tempi ci ricorda che venti anni fa quando si guadagnava il primo stipendio, metà si regalava ai nonni perché non avevano di che vivere.
Oggi i nonni sono costretti a restituire ciò che gli è stato donato, interessi compresi.
Mi chiedo se è meglio svegliarsi delusi per l'illusione di un sogno o addormentarsi speranzosi di riviverlo ancora.
Dei tuoi capelli d'oro ancora ne accarezzo la seta, permettimi ancora di sentirne il profumo, sei di mille colori sei bella davvero, se una meravigliosa primavera.
Ciò che rende nobile un uomo e il saper vedere il prossimo, guardando se stesso.
Ci saranno sempre persone migliori di noi, non è importante raggiungerle ma semplicemente seguirle.