Scritta da: Michele Acanfora
Nell'atto sublime e profondo della preghiera, diventiamo un tutt'uno con l'universo.
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Nell'atto sublime e profondo della preghiera, diventiamo un tutt'uno con l'universo.
Per quanto possa essere triste la nostra situazione, possiamo sempre decidere di dare spazio al coraggio e alla volontà, trasformando ogni cosa positivamente. Solo allora avremo la spinta per metterci nuovamente in gioco, attirando a noi, situazioni e persone positive.
Bisogna fare di tutto per non rimanere intrappolati nella frustrazione e nella sfiducia, prendendo in qualche modo in mano la propria vita.
A volte capita che nel turbine più penetrante delle difficoltà, escono fuori le nostre più profonde risorse, nascoste e inconsapevoli. Emerge quella luce potentissima, che in mezzo a tanto buio, illumina i nostri passi.
Immancabilmente, torna sempre a noi, quello che diamo e che trasmettiamo.
La nostra perseveranza può tante volte non portarci ad ottenere ciò che vogliamo, facendoci rimanere delusi e frustrati; ma se continuiamo a perseverare, e a guardare oltre i limiti e i fallimenti, ci stupiremo della nostra potente energia, la quale, pur non sapendolo, ci ha migliorato, rafforzato, e rinnovato interiormente.
Devi essere più forte di ciò che di brutto ti succede. Nessuna avversità deve avere il potere di piegarti.
Che ogni passo fatto insieme, possa far germogliare in noi i semi dell'amore.
È da ciò che abbiamo dentro di noi che dipende la nostra felicità. Cerchiamo sempre la felicità all'infuori di noi, illudendoci inutilmente.
È meraviglioso stupirci di noi stessi, rimanendo abbagliati dalla luce che emaniamo nel momento in cui emerge implacabilmente il nostro talento.