Tutto passa: il tempo che scorre, il quotidiano che scivola, la solitudine che scava in possesso sulle tempie, la cavità di quei traguardi dove le attese come se rimassero sospesi prima ancora di accadessero. Tutto passa, tranne a quei momenti forti, che hanno lasciato solchi. Sembrano dimenticati, ma basta poco e si appaiano nel nostro ricordo. C'è differenza fra non ricordare e dimenticare. Non puoi dimenticare, solo può smettere di pensarci.
Nella vita la sincerità non è un talento sufficiente, non basta a se stessi. La persona deve conoscere anche attraverso inganni e menzogne, quindi quella essenza di furbizia usata e offerta nella giusta dosa è forma di intelligenza.
Lei era come quell'ultima foglia dell'autunno. Ondeggiava nel suo cielo, si sentiva un meteorite stanco. Galleggiava ed echeggiava. Viaggiava in quell'artico inverno, mentre fuori i suoi occhi ammiravano il campo di papaveri sfavillante nella sua splendida primavera.
Le mani parlano, sono eleganti e possono essere anche ruvide. Sono sensuali, calde, forti, nobili, armoniose. Mani che fanno echi, afferrano, toccano, fanno azioni, dimostrano concretezza, danno cenno alla passione e aiutano alla compressione, e sono cosi meravigliose, quando le loro dita sembrano i prolungamento del cuore.