Scritta da: O. Radovicka
in Frasi & Aforismi (Abilità)
I cervelloni raffinano idee, i cervelli ricoverano e analizzano i pensieri, e i cervelli piccoli ficcano il naso.
Composta mercoledì 28 aprile 2010
I cervelloni raffinano idee, i cervelli ricoverano e analizzano i pensieri, e i cervelli piccoli ficcano il naso.
L'uomo, per la natura, ha bisogno di avere coscienza della propria dimensione. La sua l'arte è traiettoria agganciata nell'anima, messa nell'onda spettrale dell'orizzonte e spruzzata di pennellate che contengono segreti, delusioni e sogni.
Amo PensieriParole, perché rispetta i diritti d'autore. Mi colpisce Facebook, perché si appropriano dei pensieri altrui come se ci considerassero tutti copywriter; non supporto gli #hashtag di Twitter, perché usano quello "style short form" che mi ricorda i bigliettini che si usavano a scuola per copiare.
Ingiustizia sociale è anche questa: se dici con onestà "mi sento male", o becchi una bella indifferenza o ti rispondono: "no, non è vero." E, se ti metti a tacere abbastanza volte, puoi o stancarti di difendere i tuoi diritti e cedere o interiorizzare che sei veramente inferiore ad altro.
Le bellezze non hanno le stesse facce, le mancanze non hanno le stesse intensità, ma l'assenze hanno lo stesso profilo: misurare con il vuoto che ci resta.
L'uomo moderno ha la coscienza di "prodotto-sociale". L'incompletezza biologica rimane istintiva e demograficamente senza senso di "appartenenza", perché la nostra posizione nella società, basata sul consumo, si disinteressa della nostra origine e si basa solo sul "quanto-guadagno".
Nell'amore tutto è amplificato: sorrisi, baci, lettere d'amore, quella dose della malinconia, e voci magicamente marcate nel cuore. Nessun altro può lasciare impronte simili.
L'apparenza parla, l'appartenenza trasmette.
Sempre mi sono chiesta se nella vita sia meglio essere spettatori o salire sul palcoscenico. Mi sono resa conto che attendere è "la procura in foglio bianco della propria vita" consegnata agli altri. Si sa, ognuno di noi è proprietario della propria vita, quindi bisogna trovare le forze che sono dentro noi stessi, come quella spinta provocata da un incontro con l'altro. Un incontro con chi ti propone una sfida a cui tu, liberamente, puoi rispondere "sì", e quindi fai la mossa, improvvisi e sali sul palcoscenico. Non importa se avrai successo o meno, almeno avrai smesso di essere spettatrice.
Il cuore bello è quel cuore in cui i pezzi sono stati rimossi, altri pezzi strappati, altri donati. I solchi frastagliati ricordano le lingue differenti dell'amore guadagnato e condiviso.