Scritta da: sagea
Quando sono ubriaco la mia ispirazione è al massimo, questo significa essere un gran figlio di puttana.
Composta domenica 15 maggio 2011
Quando sono ubriaco la mia ispirazione è al massimo, questo significa essere un gran figlio di puttana.
Certo, chi ci sa fare con le donne risponde a ogni mossa nel modo più adatto.
Così riesce a dare alla conversazione la piega che vuole,
fino ad incastrare la donna in un angolo o,
più propriamente, a metterla piatta sulla schiena.
La poesia qualcosa vale, credetemi. Impedisce di impazzire del tutto.
Salii in macchina, mi staccai dal marciapiede e mi immisi nel traffico.
Erano quasi le dieci di sera.
C'era la luna e la mia vita stava andando lentamente in nessun posto.
Amo ciò che di tenace ancora sopravvive nei miei occhi, nelle mie camere abbandonate dove abita la luna, e ragni di mia proprietà, e distruzioni che mi sono care, adoro il mio essere perduto, la mia sostanza imperfetta.
Non sono solo ira e dolore... forza io sono di pietra pensosa, allegria di mani insieme allacciate. Infine, sono libero entro gli esseri. E tra gli esseri, come l'aria vivo, e dalla solitudine assediata esco verso il folto delle battaglie a conquistare gioie indomabili.
Ognuno può rinunciare, è la cosa più facile da fare. Ma essere tenaci e continuare a stare in piedi quando tutti capirebbero se tu finissi in pezzi è vera forza, caparbia forza che solo gli incoscienti e i coraggiosi hanno.
"Sei mai stato innamorato?"
"L'amore è per la gente vera".
"Tu sembri vero".
"La gente vera non mi piace".
"Non ti piace?"
"La odio".
Pensate a tutti i milioni di persone che vivono insieme anche se non gli piace, odiano il lavoro ma hanno paura di perderlo, non c'è da meravigliarsi se hanno la faccia che hanno.
Frughino pure i becchini le sostanze di sorte funesta: innalzino pure gli spenti frammenti della cenere, e parlino col linguaggio del verme. Io ho dinanzi a me solo sementi, evoluzioni radiose e dolcezza.