Scritta da: Silvana Stremiz
C'è una sorta di piacere nel rimproverare se stessi. Quando critichiamo noi stessi sentiamo che nessun altro ha il diritto di criticarci.
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C'è una sorta di piacere nel rimproverare se stessi. Quando critichiamo noi stessi sentiamo che nessun altro ha il diritto di criticarci.
La cosa più banale diventa deliziosa se solamente la si nasconde.
Spesso accade che quando pensiamo di condurre esperimenti sugli altri, in realtà stiamo sperimentando noi stessi.
L'uomo ha abbastanza memoria per ricordare centinaia di aneddoti, ma non ha abbastanza memoria per ricordare a chi li ha già raccontati.
C'è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di sé.
La coerenza è la virtù degli sciocchi.
Non so perdonare... è vero. Ci sono cose che non so perdonare. Però questo non vuol dire che non sia capace di farlo. Ci sono state cose che ho perdonato, ci sono state scuse che ho accettato e ci sono state persone che ho accolto per la seconda volta nella mia vita. Il perdono è qualcosa che si da con il cuore e laddove il cuore non sente sincerità nelle scuse che riceve non può e non riesce a perdonare. Ci sono dolori, parole e ferite che nessun "scusami" può cancellare o risanare e il perdono non può esserci. Non è cattiveria il non perdonare certi gesti, ma a volte è anche rispettare se stessi, volersi bene e non permettere ad alcune persone di ferirti, tradirti, mentirti ancora e ancora.
Ci sono peccati il cui fascino sta più nel ricordarli che nel compierli: strani trionfi che gratificano l'orgoglio più della passione e danno all'intelletto un intenso senso di gioia, maggiore della gioia che offrono, o possono offrire, ai sensi.
Tutte le persone affascinanti sono viziate. Ecco il segreto del loro fascino.
Credete davvero che è debolezza che cede alla tentazione? Io vi dico che ci sono tentazioni terribili che richiedono forza. La forza e il coraggio di abbandonarci.