Scritta da: Kagib
Ci si perde, così, senza rendersene conto, ti guardi allo specchio e non ti riconosci, non ricordi nemmeno com'eri realmente, senti una strana nostalgia di leggerezza e il peso di un presente che ti toglie l'aria.
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Ci si perde, così, senza rendersene conto, ti guardi allo specchio e non ti riconosci, non ricordi nemmeno com'eri realmente, senti una strana nostalgia di leggerezza e il peso di un presente che ti toglie l'aria.
Non si è mai veramente liberi, c'e sempre un limite, posto o imposto, anche quando ci crediamo incondizionati, c'è un sesto senso, un consiglio, un'educazione rigida, un monito che ci tarpa le ali e ci lega a terra.
Siamo dall'altro lato dello specchio?
Ho lavorato tanto, per forgiare le catene alle quali sono legato.
Quando le emozioni ci attraversano, il corpo si resta immobile, ma l'anima vola!
Se avessimo il tempo di fermarci e meditare, nell'assoluto silenzio, qualunque sia l'argomento del nostro pensare, ne trarremmo certamente una verità universale.
Si può essere in ottima compagnia quando si è soli con se stessi, ma si può anche essere soli e basta.
Con i vorrei, non si è costruito mai nulla!
Arriva la sera, e le fatiche diventano silenzio, e il silenzio vociare di pensieri che si affollano nella mente. Starei bene anche se la vita fosse fatta solo di sere, perché è in questo vociare e in questo silenzio che ritrovo me stesso, quell'io perduto, sopraffatto dall'ego e plasmato da un tempo senza più attimi.
Tutto e niente, tutto è niente. Razionalità perduta nel trascorrere del tempo, tempo perso... sterile.