Commenti a "La vita finisce nell'attimo che nasci." di Nausika
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postato da Sir Jo Black, il
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67
postato da Giuseppe Freda, il
E' questo, del resto, uno dei più triti cavalli di battaglia dell'ateismo: l'insinuare che chi crede, creda solo per paura o per l'utilità di crearsi prospettive tranquillizzanti.
Non nego che ciò possa essere vero per taluni, cioè per le retroguardie pecorone delle religioni codificate; ma non è assolutamente vero per chi ha cercato, cerca e "sente" qualcosa.
Vedi, Sergio: alla stessa maniera in cui tu senti di essere immerso in un immenso ciclo vitale, possono esservi altri che percepiscono il perché e le matrici di questo ciclo vitale: tacciarli di mero utilitarismo mi sembra, sinceramente, di un'estrema superficialità.
Anche se la superficialità può essere, talora, MOLTO tranquillizzante.
66
postato da Giuseppe Freda, il
Una breve chiosa al commento 78 di Sergio.
Sergio, tu scrivi (copio e incollo): "Non mi serve altro per vivere, e soprattutto non mi serve nessuna spiritualità che mi faccia credere di altre vite o reincarnazioni dell'anima o che altro. Mi basta essere consapevole..." eccetera.
Io vedo in questo tuo insistere sull' UTILITA' del credere una distorsione di prospettiva. E mi spiego: l' UNICA utilità che deriva dalla ricerca della VERITA' è la soddisfazione dell'amore per la ricerca. L'amore per la ricerca è un atteggiamento mentale e spirituale che conduce, sin dai primordi, l'essere umano ad indagare ciò che lo circonda per tentare di comprenderne la struttura ed il senso; ed, insieme, per comprendere se stesso. Questa indagine è l'esclusivo premio di se stessa.
Orbene, a mio avviso il ritenere che se qualcuno, ad indagine in corso o conclusa (sempre in corso e mai conclusa), ritenga di aver trovato qualcosa, lo ritenga per propria utilità mi pare atteggiamento mentale dietro il quale non può che nascondersi disinteresse o addirittura PAURA della ricerca di cui sopra. Accettazione, insomma, di uno status di ignoranza che ci tutela dal dover uscire in esplorazione, nell'ignoto, a cercare.
E dunque, a mio avviso, "la spiritualità che faccia credere in altre vite, ecc.", in quanto tappa o conclusione di un itinerario di ricerca, non è assolutamente orpello utilitaristico; mentre lo è per definizione il RIFIUTO DELLA RICERCA, operato, come tu stesso confessi, per via della constatazione che "non ti serve altro per vivere".
Con questo tipo di idee, oggi saremmo ancora all'età della pietra.
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postato da Nausika, il
Alla signora Maria De Benedictis,vorrei sapere il suo commento n 63 a chi e' rivolto?....Dopo di che le parlerò di questi uomini come lei definisce"codardi egoisti".....Erano Centurioni signora (con 2 co*glio*ni al posto del cuore)mi sembra di capire che lei nel commento abbia sbagliato epoca,(approfittandosi di gente comune e ignorante)lei sta parlando dei giorni nostri vero?????credo abbia dimenticato di leggere qualche pagina di storia,ritorni a leggerla....