Commenti a "È possibile che tutto ciò che la scienza non..." di Sir Jo (Sergio Formiggini)


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Ognuno vede la realtà con i propri occhi, con la propria mente e con i propri sentimenti. Quindi il fatto che ciascuno veda il mondo e gli altri secondo ciò che è in lui (ciò vale anche per gli innamoramenti) e secondo i propri parametri, è' cosa pacifica: non si tratta di una mia credenza errata: documentarsi e meditare per credere.
    Quanto a Pasolini, sono fondamentalmente d'accordo con Montanelli; la pelle d'oca di cui parlavo non deriva da ribrezzo per la persona (e perché mai) o per l'artista (ha fatto cose splendide), ma dal pessimismo e dal minimalismo elevato a chiave di interpretazione e stile di vita. Le riduzioni ai minimi termini sono operazioni razionali che vanno bene in algebra, ma ove applicate alla vita, al mondo ed ai rapporti umani mi risultano inquietanti; forse perché si tratta di visuali mie interiori contro le quiali lotto strenuamente da quando sono nato. Io credo nel mondo,  nella gente e nel futuro. VOGLIO crederci: e non voglio sentire ragioni, perché ad appoggiare l'alabarda ci vuol poco, invece bisogna lottare con tutte le proprie forze contro il NULLA. Questo è il mio credo.
    Quanto poi alle "tendenze" e "controtendenze" di cui parlavo, è innegabile che Buk e Pas., come del resto Nicce, Galimberti, Maradona, Berlusca e tanti altri, sono oggi al centro delle emozioni di fan di opposte tendenze. Ebbene, io rifuggo da queste emozioni. Vedo in questa gente solo una sfilata (anche ove miliardaria) di poveri cristi, tali e quali a quelli che incontro ogni giorno nella mia vita e per strada, me compreso, perché TUTTI, senza eccezioni di sorta, TUTTI soggetti alla medesima problematica del tempo che passa ed offende, chi prima e chi poi, nel fisico, nelle speranze, negli affetti, e alla fine nella stessa vita. Una gran pena e basta, questo rapido ed effimero agitarsi di bollicine nel grande pentolone del mondo...
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Inoltre e in ultimo,

giudicare dei personaggi senza averli letti "a fondo",
è da poveri somari.

Ciao Napoletà .
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ehm, 102 sir Jo !, insomma , il secondo :D.
Grazie. Un saluto.
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Sir jo, ho inviato due volte lo stesso commento, puoi cancellare il n 103 ?
grazie in anticipo.
buon proseguimento.
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Non sono l'avvocato di pasolini e di bukowski, quindi non ho interesse se qualcuno ne ha ribr ezzo. Io quando penso a pasolini, penso a un essere umano , a una "persona" ( a buon intenditor poche parole) , stessa cosa per bukowski , ma per motivi un pò diversi.
Destra e sinistra sono indicazioni per poveri di spirito; per gente che vive di mondano, di giornali e di luoghi comuni. Non credo ci sia una voglia di tendenza o contro tendenza  in pasolini e  bukowski,
a me pare fossero semplicemente se stessi. inoltre , dare un indirizzo politico a un "poeta" ,è come mettere la marmellata sulle lasagne.
Non faccio parte di nessun club di personaggi, mi faccio un idea liberamente leggendo anche scrittori diversi e contrapposti a questi due personaggi. sono semplicemente curioso. Ho apprezzato anche una lettera di montanelli che parlava con un lettore di pasolini ,
dove si può osservare una lezione di onestà intellettuale.
Riporto qui un frammento :

"Non ho mai conosciuto Pasolini. Sapevo che non aveva nessun desiderio d' incontrarmi, ed io non ho mai avuto quello di sapere il perche' di questa sua pregiudiziale antipatia. Forse a spiegarla basta il fatto che vivevamo su lunghezze d' onda del tutto diverse. Ma questo non m' impedisce di riconoscere il grande talento di Pasolini, scrittore e poeta. Che sia stato "il piu' grande intellettuale italiano del dopoguerra", be' , questo e' piuttosto discutibile anche perche' il termine "intellettuale" non e' quello che meglio gli si addice. Piu' che un intellettuale, Pasolini era un artista, e come tutti i veri artisti attingeva piu' all' intuito, all' estro, alla fantasia, alle passioni, agli umori che all' intelletto. Piu' che per ragionamenti, andava per lampeggiamenti. Ma se sono convinto che certe esaltazioni non giovano alla memoria di Pasolini, come non giovano alla memoria di nessuno, sono altrettanto convinto che trattarlo da sordido e v o l g a r e omosessuale e' da sordidi e volgari analfabeti. Della propria o m os e s s u a lita' Pasolini parlava liberamente con l' innocenza dell' artista che tutto riesce a trasformare in poesia, anche l' omo se s s u a lita' , pur rappresentandola nei suoi ambienti e nei suoi personaggi piu' degra dati. Purtroppo a provocare questo calun nioso giudizio fu l' alone di martirio che si volle dare alla sua m o r t e attribuendola ad una vendetta fascista e ricollegandola a quella del fratello u c c i s o".


Le persone che mi fanno rib  r e z z o personalmente sono altre, anche se non me ne interesso, ad esempio berlusconi, "il genio " del m a l e, come lo ha definito una volta qualcuno. se non sbaglio tu. e manco a farlo apposta, ho dissentito dalla tua opinione. penso che un grande furbo in un paese intelligente difficilmente ha un seguito nella storia, ma un grande commediante in un paese sonnolento e moralmente discutibile  è quasi impossibile che non ne faccia parte.

Per il resto prendo ognuno ha i suoi sacro s a n t  i gusti.

Mi fermo qui. Ma non mi prima di aver detto allo staff che censurare i commenti  in questo modo è da stile televisivo più che liberamente virtuale....   e che io la posto loro mi sentirei un pochino soffocare.

Buona serata.

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