Commenti a "Dobbiamo avere fede che la ragione produca la..." di Abraham Lincoln
41
postato da bluedeep, il
segnala abuso
40
postato da Giuseppe Freda, il
E' facile vedere che siamo lontani anni luce dall'attuazione di questi ideali.
39
postato da Giuseppe Freda, il
Abbiamo espresso entrambi il medesimo concetto. Tu parli però di persone civili, ragionevoli ed oneste, ma non basta. Per poter escludere il diritto, ci vorrebbe una società di uomini che abbiano a cura le cose altrui come avrebbero a cura le proprie. Ama il prossimo tuo come te stesso; non fare ad altri ciò che non vorresti fosse fatto a te.
Questo dovrebbe essere una società cristiana. Non esiste al mondo ideale più alto.
38
postato da Giuseppe Freda, il
Quando parlo del diritto, non parlo del diritto NATURALE, ma del diritto POSITIVO. L'IDEA del diritto è una cosa, il diritto positivo esistente in una determinata società un'altra. Quest'ultimo DOVREBBE essere ispirato all'equità, ma purtroppo le leggi vengono poste dai più FORTI, non dai più ONESTI. Questo genera le massime offese che possano farsi all'equità, giacché vengono perpetrate sotto la veste della legalità. Le leggi ad personam di cui tanto ultimamente si parla ne sono un esempio recente; ma innumerevoli se ne possono individuare per il passato. Giustizia ed equanimità sono dunque una cosa (sono categorie ideali), il diritto positivo un'altra.
Mi pare d'altra parte evidente che, ove esistesse una civiltà DI DIRITTO (cioè una civiltà in cui la gente di sua natura non nuoce agli altri), del diritto positivo, cioè dei codici o anche del decalogo di Mosé, non vi sarebbe bisogno. Le leggi, con i loro corollari di coercizione, sono dunque fatte per gestire i pianeti delle scimmie come il nostro.
Ve ne sono sicuramente, però, di migliori. : ))
37
postato da bluedeep, il
Concordo , tuttavia , sul fatto che la pacifica civile convivenza delle persone , in una società, dovrebbe essere regolata tanto meno dal diritto , quanto più è alto il suo livello di progresso intellettuale e civile.
Che necessità ci sarebbe - infatti - di regolare i rapporti di persone civili , ragionevoli ed oneste ?