Scritto da: Antonio Cuomo
Nell'apparire siete tutte sante, ma il peccato è la vostra condanna.
Composto sabato 4 dicembre 2021
Nell'apparire siete tutte sante, ma il peccato è la vostra condanna.
"Io non ti farei mai del male." Forse il male non sapete nemmeno cos'è. Altrimenti non si spiegherebbero certe cose.
Non puoi mutare in meglio nessuna, sono tutte vittime di abitudini perverse. L'amore non ha tempo per chi non gli dona ogni suo momento.
Una nota stonata non sarà mai una musica sbagliata. Non tutti hanno la stessa canzone, alcune non sono diverse, ma sono speciali.
La vera disabilità esiste soltanto in chi ci guarda con superficialità. È speciale ogni forma di diversità, quelli normali sono tutti uguali.
Figlia!
Un padre viene spesso mortificato dalla vita.
È colui al quale non è dovuto niente.
Veste di poco per dare tanto ai propri figli.
Nasconde un dolore per non apparire debole.
Tante volte viene deluso e quelle lacrime non le mostra a nessuno.
A volte avrebbe tanto da dire, ma non trova nessuno che lo sappia o lo voglia ascoltare.
Un uomo che diventa un pagliaccio solo per vederti sorridere.
Colpevolizza sé stesso quando non riesce ad esaudire tutti i tuoi desideri.
Non arrabbiarti con lui quando sbaglia, guarda bene e rifletti su quello che fa.
Pensa al tempo che vive lontano solo per portare un pezzo di pane a casa, lavorando onestamente per soddisfare le esigenze della sua famiglia.
Non è mai bravo ad esprimere un'emozione, ma gli basta poco per essere felice.
La sua vita è la tua benedizione, lo capirai quando sarà ormai tardi.
Finalmente ti siederai accanto, parlando a quella seggiola vuota in quell'angolo privo della sua presenza, dove però vive ancora forte la sua essenza.
Voglio stare lontano da ogni male, solo così facendo permetterò al bene di poter arrivare. Lo spero.
Ti cercherò dove tu non sarai più. Mi parleranno di te le parole di una canzone. Sarai lì, tra i sorrisi degli amici, ricordi lasciati da quelle emozioni indelebili del tuo cuore. Camminerò all'indietro le strade percorse insieme, sperando di rivederti ferma allo svincolo di un sogno, seduta su di una panchina dimenticata dal tempo, tra i rami innevati di un magico dicembre. Mi affaccio spesso alla finestra di un pensiero, là su quel davanzale di malinconia dove vedevo spesso te, scruto il cielo azzurro, fantasticando con la mente ormai stanca. Spero di osservare adesso, il tuo stesso orizzonte.
Meglio non esserci in certi tempi trascurati. Non ha futuro il verbo "amare" nel libro dell'indifferenza.
Quando si diffonde una pandemia fatta di eccessiva violenza, l'amore è l'unica forma possibile per sanarla. Chissà domani di quale male ci ammaleremo, ma saremo salvi se di quella malattia, teniamo in noi la cura.