Scritto da: Antonio Cuomo
Il problema di molti è che quando tornano a casa non trovano nessuno che abbia voglia di ascoltarli. Ma quanto è bello avere una persona alla quale puoi raccontare la tua giornata.
Composto sabato 20 novembre 2021
Il problema di molti è che quando tornano a casa non trovano nessuno che abbia voglia di ascoltarli. Ma quanto è bello avere una persona alla quale puoi raccontare la tua giornata.
Il dolore più forte non ha lacrime da versare, ma solo un silenzio da respirare.
Infangare altre anime con le vostre perfide parole, non vi farà lavare la vostra coscienza. Resterete quelle che siete sempre state, nullità.
Dio guardò la vita e pensò: "manca qualcosa". E allora creò il sentimento che chiamiamo "Amore." A noi napoletani questa parola sembrava troppo misera e l'abbiamo cambiata, da noi si chiama "ammore". È così impetuoso e insicuro, sembra un bambino che vuole imparare a camminare, ma alla prima caduta resta seduto a terra, impaurito di muovere altri passi. Ma guai a tentare di fermarlo una volta che ha preso coraggio, vuole andare ovunque e nessuno lo potrà arrestare, niente ti potrà salvare da lui.
"Ammore è chillo bene ca s'appiccià arinte è o può stutà sultante Tu."
La difficoltà più grave a volte non sta nell'essere capito, ma nell'essere sentito. L'ascolto è ormai un decoro negato a tanti.
Sono di me stesso.
Non amo appartenere a qualcuno.
Guai a toccare la mia libertà.
Non esistono prigioni capaci di contenermi.
La strada che cammino è la mia.
E se a volte ho perduto qualcuno non è stata una mia carenza.
I problemi e gli errori sono solo i miei.
Vivo senza il bisogno di dimostrare niente a nessuno.
Cambio umore con poco, basta un nulla a farmi andare giù.
Mi fermo poche volte, ma solo dove trovo ancora un sorso di vera bellezza.
Non ho l'abitudine di guardarmi intorno, ma se lo faccio vedo con attenzione.
Senza risparmiarmi, consumo ogni mio avere.
E se questo mia realtà è giudicata sbagliata da qualcuno, francamente, me ne sbatto.
Infondo siamo giudicati sempre, ma dipende da chi racconta la favola.
Vivo legato unicamente all'uomo che sono.
Non sono perfetto e manco pretendo di esserlo, ma l'onestà accompagna ogni mio gesto.
Chi vuole restarmi accanto ha bisogno di essere dotato di tante virtù.
Posso apparire distratto delle volte, ma credetemi sono poche le cose che riescono a sfuggirmi.
Semplicemente vivo la vita senza ferire quella altrui, non porto rancore per nessuno anche se un qualcheduno mi ha fatto del male, non riesco ad odiare... mai.
Sono il servo di un unico padrone, l'amore che porto nel cuore.
La mia vittoria più grande è stata quella di essere rimasto me stesso, nonostante il male ricevuto, il bene dentro di me è rimasto illeso. Forse sono lontano ancora da quello che aspiro a diventare, ma credetemi amo l'essere umano che sono. Dopo tutto e tanto, sono rimasto fedele alla realtà che appartiene al mio animo. Io sono.
Non è vero amore quello che ti fa stare male, quello che ti lascia addosso l'inquietudine, l'amore è verità è certezza, un luogo dove ritrovare la pace, una dolcezza che ti coccola e ti accarezza, un abbraccio pieno di serenità. L'amore è il niente che dona tutto sé stesso. Arriveranno anche i suoi momenti bui, ma quei momenti di difficoltà e di incomprensioni non devono mai essere una carenza di rispetto. Parla solo con il bene l'amore, per tutta la vita.
Ho un sentiero segreto nel cuore, lo cammino spesso, guardandomi intorno scorgo una miriade di farfalle; eppure, non ho seminato fiori. Cos'è che si aspettano costoro dal mio giardino incolto?
Fammi appoggiare lì, dove posso ascoltare la musica più bella. Il suono del tuo cuore.