Scritto da: Antonio Cuomo
Sono come una foglia morta sul ramo della vita, aspetto che soffi il vento. Per una foglia appassita vento è l'ultimo viaggio.
Composto lunedì 15 novembre 2021
Sono come una foglia morta sul ramo della vita, aspetto che soffi il vento. Per una foglia appassita vento è l'ultimo viaggio.
Rimpiango il tempo delle carezze, quest'epoca irreale non ha più posto per il bene, ma solo malvagità da vantare. Il superficiale fa male per chi ha vissuto in passato, momenti speciali.
Quando l'amore si dimentica di un cuore, il silenzio diventa l'interprete delle tue solitudini, si spegne ogni desiderio e la speranza è una lacrima infinita.
Il tempo è fatto di momenti.
Ma io non amo essere solo un misero momento.
Dell'amore, voglio essere tutto il suo tempo, per sempre.
Quando l'anima è piena di carità, i nostri cuori sono pieni di luce.
A volte mi manchi tanto e vorrei uscire per venirti a cercare, ma non so dove sei. Allora mi perdo in un dolore che chiamo: nostalgia.
Io verrò a cercarti anche quando non avrò strade che mi conducano a te.
Io verrò a cercarti anche dopo che il cuore si sarà arreso ed avrà smesso di sognarti.
Io verrò a cercarti al di là del tempo, tra quegli istanti smarriti che vagano sbadati dentro una nostalgia.
Io verrò a cercarti per scrivere nuovi versi. Forse sarà già stato tutto scritto, allora mi inventerò parole mai dette per lasciare una scia di luce, un'impronta indelebile sui marciapiedi lasciati al buio dal tuo sorriso. E quando sarai distante e la notte calerà sul mio cuore, tu soltanto potrai illuminare il silenzio fatto di pensieri.
Io verrò a cercarti.
A volte mi manchi tanto e allora il desiderio si fa mano, perché solo una carezza lascerei sul tuo viso bagnato da un ricordo, l'amarezza soffoca ogni bene e solo la dolcezza è capace di guarirla, ma non so dove trovarti, allora mi perdo in un dolore che chiamo: inquietudine.
L'amore più bello è quello sincero.
Con il tuo parlare male, non potrai mai essere uguale al mio Amare.
Io scrivo semplici parole, sei tu che leggi a farne poesia. Grazie, a tutte quelle persone che di solo cuore riescono ancora ad udire un'emozione. A dispetto dei tanti che sono rimasti sordi ad ogni percezione.