Scritto da: Antonio Cuomo
in Diario (Sentimenti)
Dicono che la felicità sia uno periodo transitorio, io la guardo negli occhi ogni volta che il mio viso incontra il suo sorriso.
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Dicono che la felicità sia uno periodo transitorio, io la guardo negli occhi ogni volta che il mio viso incontra il suo sorriso.
Ascoltando i suoi silenzi, iniziai ad amare il chiasso che avevo dentro.
Non era il sogno, lei era la realtà di quello che avevo sempre sognato.
Lo sguardo fu il luogo dove s'incontrarono le loro anime. L'attimo dove vorrebbero tanto ritornare.
Vorrei poterti ascoltare come la spiaggia ascolta il mare e con gli occhi della notte guardare brillare il tuo sorriso. Tu, luna che rischiara il buio nel cuore.
Mi manca la bellezza di un sorriso, la dolcezza di una carezza. Mi manca una mano per camminare insieme il mare. Mi mancano due occhi che sanno guardare ancora con emozione il cielo. Mi manca la verità dentro un affetto vero. Mi manca una bocca che sappia capire il momento per fare silenzio, e poi mi manca fare l'amore con gli abbracci più sensuali di questa vita.
Mi disse, cosa vedi in lei?
In lei vedo la vera bellezza semplice.
Vedo un tocco di candore.
Sento il profumo della sua anima.
Il suo respiro è l'aria che vorrei respirare.
È delicata come una farfalla.
Ovunque posa il suo sguardo, sbocciano le rose.
Sotto la pelle, nella testa, nel cuore.
Ovunque sono io, lei è con me.
L'ho sempre sognata una così.
Vuoi veramente sapere cosa vedo?
In lei vedo la vita che non si arrende, mai.
Esiste un luogo lontano dove il mio cuore l'aspetta da sempre, ma lei non lo sa e mai arriverà.
Siamo fatti per pochi. Siamo al mondo per stare accanto ad un bisogno, evitando le persone nocive. Preferiamo la solitudine alla cattiva compagnia. Quando scegliamo, non è mai per necessità. Siamo l'amore che portiamo nel cuore e pochi lo capiranno, ma questo non ha importanza. Il vero valore è che noi sappiamo chi veramente siamo.
Io vivo la mia vita a colori e guai a chi osa toccare la mia tavolozza. Certe cose sono solo mie e non permetto a nessuno di sporcarmele.