Delusioni


Scritto da: Silvia Nelli
in Diario (Delusioni)
Non impormi il tuo modo di pensare, il tuo modo di essere, perché sarà solo il primo passo per farmi allontanare. Le imposizioni rendono il mio "essere" non mutabile, ma ancora più deciso, solido e stabile. E se questo ti innervosisce, ti irrita e ti infastidisce, voltati e vai. Perché la sicurezza di me stessa è il frutto di gente "sbagliata" e "convinta" come te. Ma alla fine dopo essermi sentita a lungo "in errore" ho capito che l'errore era proprio diventare ciò che non sentivo di essere.
Composto martedì 17 novembre 2015
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    Scritto da: MB
    in Diario (Delusioni)
    Non sono neanche triste. Ricerco dentro me un motivo per cui piangere, mi sforzo di trovarne uno e le lacrime scendono faticose e lente. Questa apatia mi distrugge. Mi scava dentro e tira fuori il peggio di me.

    Ventiquattro anni di solitudine, inframezzati da brevi incontri. Anni di fatiche, di riflessioni, di lotte con me stessa e con quelli che mi stanno attorno per arrivare a questo: un vuoto incolmabile che c'è sempre stato e non è mai stato risolto.
    Rapporti fragili, incastrati alla meglio fra due vite estranee, incrociatesi per pochi casuali istanti. Rapporti spezzati, dissolti nella piatta quotidianità. Il tempo scorre inesorabile e ci si aggrappa a qualsiasi cosa con le poche forze rimasteci, senza entusiasmo, per cercare di capire il mondo e capire noi stessi. Trovare la propria strada e ritrovare la propria vita, il proprio interno, l'energia che muove noi e da ultimo anche il mondo.
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      Scritto da: A. Morbiducci
      in Diario (Delusioni)
      Non riesco a non pensarti e non so il motivo. Sei sempre tra i miei pensieri più folli. Non so darti una motivazione, ma io continuo a pensare a te. Ho una voglia di vederti che non hai idea, ho voglia di abbracciarti e baciarti, ho voglia di toccarti e sfiorarti con le dita sulla tua schiena nuda. Voglio vedere i tuoi occhi e il tuo sorriso stupendo. Interrompendo questo silenzio che c'è, voglio qualcuno che mi stia accanto per sentire qualcosa, qualcosa di diverso dal solito. Tu sei l'ultima persona che penso prima di andare a dormire e la prima quando mi sveglio. Vorrei completarti, vorrei essere la tua metà, vorrei che tu fossi presente anche nei giorni a venire, vorrei, ma non mi fiderei. Non mi fiderei perché dare il cuore a una persona che non si apre del tutto non è sicuro, non posso darti niente, quando in realtà vorrei darti tutto. L'insicurezza che c'è è troppa, come i dubbi, non ti conosco per niente, perché ti nascondi sempre dietro a qualcosa quando ti parlo, non mi dici mai tutto quello che vorresti dirmi, stai in silenzio, non ti esprimi minimamente, non mi dici quello che pensi quando stiamo assieme mai. I momenti più belli con te sono stati quando siamo insieme e stiamo abbracciati nudi nel letto e a guardarci negli occhi per ore, senza stancarci, quando ti abbraccio da dietro è davvero stupendo, una cosa magnifica. Vorrei di nuovo tutto ciò, ma per non farci del male forse è meglio così. Tu mi daresti il cuore molto probabilmente, e io te lo darei troppo tardi, quando non ci sarai più, quando sarai talmente lontana che il mio cuore si sentirà freddo e piangerà la notte. Piangerà per la mancanza della sua metà ormai persa. Per questo ti dico addio Cara mia, io sinceramente, forse ti avrei amato, come avevo amato prima, ma per non ferir me e per non ferir te è meglio dirsi addio. Addio a un amore perso e chissà magari un giorno ritrovato.
      Composto mercoledì 18 novembre 2015
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        Scritto da: Silvia Nelli
        in Diario (Delusioni)
        Ho provato per te ogni sentimento possibile: amore, odio, rabbia, schifo, pena. Dietro tutti i tuoi difetti, dentro tutti i tuoi pregi ti ho amato e odiato quasi fino a renderti l'unico "elemento" essenziale per continuare a vivere. Ho fatto tutto questo senza riuscire mai ad arrivare a l'unico sentimento che mi avrebbe davvero salvata: "l'indifferenza"! Oggi cammino da sola, sulle mie gambe e ogni giorno sono più forte, più distante da quei sentimenti. La rabbia diminuisce, lo schifo e la compassione svanisce. L'amore si trasforma in un affetto che giusto o sbagliato che sia, rimane immutato nel mio cuore.
        Composto martedì 27 ottobre 2015
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          Scritto da: Silvia Nelli
          in Diario (Delusioni)
          Ti hanno fatto male? Non fa niente. Ti hanno mentito? Non importa. Ti hanno usato? Che vuoi che sia! Certo, sempre avanti si deve andare. Sempre più in alto si deve volare. Non è vero che non fa niente, che non è niente e che non importa! Importa e come. Chi si vuol divertire deve andare da chi ama giocare... l'altra parte di mondo deve lasciarla stare. Si dice che in parte ci sono servite queste persone, ci sono servite le lacrime e c'è servito il dolore. A cosa!? A me l'unica cosa che mi hanno dato è stato il riuscire a capire che mai vorrei essere come loro e mai li vorrei vicino a me! Per il resto non capirò mai e non giustificherò mai cuori illusi, anime usate, persone trattate come oggetti, parole dette per pararsi il culo, no. Non ci sono giustificazioni a tali atti tanto meno chi li ha subiti può concedervi perdono. Restate ciò che siete, fate esperienza anche di tutto questo, ma non scordate mai che a volte il perdono è solo un modo per permettere a chi vi ha ferito di ferirvi ancora, e ancora e ancora. Fino a quando non gli servirete più! Togliete loro il coltello di mano, afferratelo forte dalla parte del manico e ferite voi voltandovi e andandovene senza ripensarci mai.
          Composto domenica 18 ottobre 2015
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            Scritto da: Rosanne Donatiello
            in Diario (Delusioni)
            Lei, lei era stanca! Stanca di essere comprensiva con tutti, stanca di dire sempre, "sì va bene" quando avrebbe voluto mandare tutto all'aria. Lei, lei era stanca di parlare senza essere capita, né ascoltata, stanca di passare sempre per quella forte, che può sopportare tutto. Lei, lei che dietro quei sorrisi nascondeva un'anima calpestata e tanto dolore. Lei, lei chiedeva di essere capita, attraverso i suoi silenzi, lei chiedeva un briciolo d'amore, qualcuno che le dicesse, ora basta, con te ci sono io, potrò capire. Lei, io.
            Composto domenica 15 novembre 2015
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              Scritto da: Sabrina
              in Diario (Delusioni)
              A cosa serve un raggio di sole in una giornata cupa? Per continuare a sperare nella sua luce oppure per ricadere nella tristezza quando viene oscurato nuovamente dalle nubi? La tristezza fa parte degli eventi della vita e nella luce vengono premiate le speranze. Ma quando le nostre mete continuano ad allontanarsi e la monotonia inizia a soffocarci, allora diventa quasi impossibile credere che la nostra vita possa migliorare, perché la stanchezza e la delusione sono così forti da logorare gran parte della nostra quotidianità.
              Composto martedì 10 novembre 2015
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                Scritto da: Sabrina La Rosa
                in Diario (Delusioni)
                Nel corso del tempo, mi sto rendendo conto di essere diventata intollerante, se prima sopportavo gli ignoranti e gli strafottenti, ora non li reggo più, non ho più voglia di lasciar correre e, se per questo qualcuno esce dalla mia vita, sappiate che la porta è spalancata e che ne sono sempre più convinta, certa gente è sempre meglio perderla.
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                  Scritto da: Silvia Nelli
                  in Diario (Delusioni)
                  Si dice che l'indifferenza uccide. Io credo che ancora di più possa uccidere "una falsa presenza". Scoprire nei momenti peggiori di essere soli, di aver portato con sé persone sbagliate, persone che ci hanno chiamato "amici" fino all'ultimo giorno in cui eravamo felici, spensierati e senza problemi. Quelle stesse persone che nel momento del dolore, nei giorni di difficoltà si disintegrano dentro un silenzio fatto di assenza, di menefreghismo e di un'atroce insensibilità. Questo uccide. Scoprire di essere stato solo sempre quando in realtà credevi di non esserlo. Scoprire di non aver mai conosciuto veramente chi camminava al tuo fianco.
                  Composto venerdì 30 ottobre 2015
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