Delusioni


Scritto da: Valeriano Varese
in Diario (Delusioni)
Regali un anello di fidanzamento alla persona Che ami e con cui stai insieme tre anni. Per due anni lo tiene, il terzo lo toglie.
Allora non hai amato, hai solo fatto il gioco che volevi e basta, perché l'anello di fidanzamento è il simbolo di un amore vero, altrimenti gli altri vedono e pensano che tu sia libera, quando invece sei proprietà privata.
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    Scritto da: Cristallina
    in Diario (Delusioni)
    È sera, e vorrei trovare dentro di me quella sicurezza che da troppo tempo mi manca... la malinconia invade tutto il mio essere.
    L'inquietudine e lo smarrimento agitano il mio cuore che fa sentire, forte, il suo battito.
    Confido nella grande stanchezza che mi investe per riuscire a ricaricarmi con un sonno riparatore.
    Composto mercoledì 10 aprile 2019
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      Scritto da: MaryRosa Amico
      in Diario (Delusioni)
      Sono stata; stuprata, abusata, umiliata, e nessuno mi ha creduta. Perché? Perché vede signor giudice: chi è frangile nella mente, e nel corpo è indifeso, non colpevole, né consenziente, indifeso. Si è vero, alla fine, ho sorriso ai mie stupratori perché? Perché, ebbi paura che ritornassero, e ricominciassero, e così alzai la mano, lì salutai. Ma lo schifo che avevo dentro, e addosso nessuno di voi potrà mai ripulirlo né ci saranno parole che mi offenderanno, o sosteranno che mi potranno mai più ridare, la dignità, la mia. Che è stata messa con le spalle contro un muro, e piegata, l'hanno violentata.
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        Scritto da: Ejay Ivan Lac
        in Diario (Delusioni)
        Credo possa essere giusto così, anche se il dolore brucia il sangue e ustiona le pareti del cuore, stringerti tra le braccia per l’ultima volta, mentre le lacrime scendono piene di rabbia, il buio sopra i nostri volti, che non ci permette di guardare i nostri occhi…

        Poteva essere diverso, se solo la vita ci avesse concesso del tempo in più, senza portarti via da me, senza uccidere la mia anima, poteva, se solo quella sera mi avessi ascoltato, ora non saresti nell’aria e nel vuoto.

        Quel vuoto assordante che fa rumore, e graffia sulle pareti, un vuoto assassino, un vuoto senza colore ne profumo…

        Freddo…

        Come camminare a piedi nudi nella neve, dove il sangue gela, e non sente nessun tipo di calore, la stessa sensazione che ha il mio corpo nel letto, senza di te, e non esistono speranze di rivederti, se non tramite una fotografia.

        Qualche tuo vestito, che porta ancora il tuo profumo inciso, come un brano, che non muore mai, o come una poesia, un pensiero, scritto da un cuore che, ogni volta che ripensa al tuo calore tra le sue braccia, chiede, anche senza risposta, di poter rivedere i tuoi occhi che si chiudono la notte e si riaprono all’alba…

        Quegli occhi, che ora, non si apriranno più, e resteranno chiusi, per molto tempo, fino a che i miei, non smetteranno di guardare il mondo.
        Composto venerdì 5 aprile 2019
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