Scritto da: Magic_Mike
in Diario (Delusioni)
Non era più forte degli altri, era solo più deciso ad affrontare situazioni in cui gli altri dichiaravano la loro resa.
Composto mercoledì 30 maggio 2018
Non era più forte degli altri, era solo più deciso ad affrontare situazioni in cui gli altri dichiaravano la loro resa.
E poi... manchi!
Mi mancano le nostre risate, le nostre chiacchiere a notte fonda, i nostri momenti...
tu guardavi me prendendomi in giro perché arrossivo per un complimento.
Io guardando te fantasticavo su noi. Già... tra noi c'era tutto, anche senza dirselo, forse perché dirsi tutto significava accettare l'idea che eri "fatto" di me... ed io di te...
noi.
Noi che non ci siamo nemmeno incontrati, non per mia scelta o per "colpa" di un qualcosa o qualcuno, ma perché, dopo, non saremmo stati più gli stessi di prima.
Noi...
noi, incredibilmente veri.
Noi che con gli occhi ci toccavamo, con i respiri ci accarezzavamo, con le risate facevamo l'amore. Noi, complici.
Noi, passionali.
E ci piaceva, sì ci piaceva forse più di quanto fosse vero vivere in una stanza quel tempo che doveva essere nostro per sempre o per un attimo solo,
quando per godermi avresti abbassato lo sguardo su ciò che era tuo, prendendo tra le mani un'emozione rendendola pelle.
Tra la tua e le miei desideri.
Sei la delusione che racconto in tutte queste lacrime che mi cadono dal cuore, adesso che questa malinconia respira la tua solitudine. Tradire, uccide ogni promessa di verità, facendo morire in noi, ogni desiderio di eternità.
Il suo peggior difetto era l'impulsività, mescolata alla sua gelosia infondata. Quelle sue frasi mi avevano ferito profondamente, nella sua voce avevo avvertito il panico, sapevo quanto fosse spaventata, ma non riuscivo a capirne il motivo. Mi chiedevo come facesse ad avere paura, sapendo che era lei il mio coraggio, la mia forza e che soprattutto era lei la mia sola vita. Ora so solo che nulla avrebbe mai potuto avere più senso, se non l'avessi un giorno incontrata.
Arriverà quel momento di dare un bel calcio di sola andata senza ritorno a chi non fa altro che approfittarsi della nostra bontà.
Davanti a tanta arroganza rispondo sempre con altrettanta indifferenza.
Mi sei estranea, ogni volta che un mio volere non è lo stesso tuo desiderio.
Un applauso a tutti quegli uomini che dicono: "tu sei diversa dalle altre..." e lo dicono a tutte le altre.
Solo dopo che non si fanno più sentire, capisci perché prima ti cercavano.
Carissimo diario o meglio caro amico silenzioso, tu che conosci i miei pensieri più intimi, a te mi rivolgo per l'ultima volta. Non ti scriverò più, perché chi muore dentro, non ha più niente da esternare. Rimarrò intrappolato in quegli infiniti muri dei miei silenzi fino a logorarmi definitivamente. Perdonami, ma il destino gioca brutti scherzi ed il più delle volte si accanisce contro la propria serenità. Sa essere, crudelmente, ironico e pungente, soprattutto quando ti pugnala con la sua mano gelida per farti capire che devi mettere da parte l'egoismo se davvero vuoi proteggere quello che per te è più importante. Con le lacrime agli occhi, ti dico che sono distrutto, perché ora so anche il giorno, l'ora ed i minuti, in cui sono morto.