Esperienze


in Diario (Esperienze)
Tra i grandi diletti umani incontriamo il giudizio. Sebbene possa ritenersi comprensibilmente attività legittimata dall'essenza stessa dell'individuo, invero permea in sé, quando rivolta univocamente verso l'esterno e con connotazioni di sdegno per il comportamento altrui, una negazione della propria umanità. Nulla può generare più ipocrita autolesionismo della coscienza, come giudicare altre vite senza viverle. Ciò che ci consente di giudicare "negativamente" gli altri rappresenta, probabilmente, la stessa condizione che dovrebbe razionalmente impedircelo: l'infinita diversità delle nostre esistenze.
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    Scritto da: Silvia Nelli
    in Diario (Esperienze)
    Ritengo troppo fondamentale quel qualcosa che si chiama rispetto. Lo ritengo fondamentale in ogni cosa che faccio, in ogni persona che incontro, in ogni posto in cui vado e in ogni confronto che tengo con gli altri. Credo esso sia la base di una persona. Credo che esso permetta di dimostrare che sai cosa siano: educazione, valori e intelligenza. Mi incazzo terribilmente laddove non lo trovo. Vado in bestia quando mi viene negato e allo stesso tempo viene preteso. È per questo che da molto tempo, non ascolto più, non perdo tempo né parole con chi non lo conosce, ma alzo le mani, mi arrendo e me ne vado. Del resto di armi contro la stupidità ancora non ne hanno inventate.
    Composto lunedì 9 febbraio 2015
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      Scritto da: Agostino Mauriello
      in Diario (Esperienze)
      Certe cose non si possono cancellare perché servono a farci crescere. A volte si cresce anche grazie alle cose che fanno male. Lo sai perché è così difficile smettere di soffrire? Perché in fondo non vogliamo farlo, perché c'è un meccanismo che ci piace nella sofferenza. Quando soffriamo odiamo gli altri perché ci fanno star male, però poi ci rendiamo conto che se ci fanno star così male è proprio perché abbiamo bisogno di loro. Rendersi conto che abbiamo bisogno degli altri è la dimostrazione che siamo degli essere umani, che siamo vivi e la vita vale sempre la pena di essere vissuta.
      Composto mercoledì 27 febbraio 2013
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        Scritto da: mani sul cuore
        in Diario (Esperienze)
        Certi amori sono semplicemente diversi, rischiano ogni cosa, sopportano attese, grandi ire, incomprensioni, ma rimangono. S'imbattono in strade che a volte spaventano, ma sono lì, l'uno a stringere forte la mano dell'altro, a sorreggersi, a rischiare. Perché non c'è nulla di più vero e forte dell'amore che li tiene, così, a superare ogni cosa insieme.
        Composto lunedì 9 febbraio 2015
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          Scritto da: Agostino Mauriello
          in Diario (Esperienze)
          Il peso di alcune parole sono come dei macigni, per come vengono interpretate o dette. Rimuginano dentro di noi fino quasi ad arrivare all'ossessione e fanno tanto male. Ci dimentichiamo spesso che sono solo parole dette d'impulso, magari. Per chi è sensibile diventano internazionali e quando sopraggiunge il raziocinio difficilmente portano un sorriso e difficilmente si ricordano.
          Composto mercoledì 15 gennaio 2014
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            in Diario (Esperienze)
            Cercavo comprensione, cercavo due parole di conforto, ho trovato spesso solo inutili frasi fatte, frasi di chi non sa cos'è la solitudine, il dolore. Cercavo persone con cui parlare liberamente, alla fine ho trovato me stessa: io e le mie fragilità, io e il mio essere folle.
            Composto giovedì 8 gennaio 2015
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              Scritto da: Basilio Elio Antoci
              in Diario (Esperienze)
              Perché lui è il classico adolescente ribelle, o comunque al di fuori degli schemi: non gli importa come appare agli altri. I vestiti trasandati gli conferiscono forza, addirittura. E poi si sa, i ribelli sono tali perché scoprono prima di ogni altro la realtà, la interrogano e, rompendo le convenzioni, trovano risposte più adeguate ai propri "perché?".
              Composto lunedì 9 febbraio 2015
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