Scritto da: Mauro Lo Sole
in Diario (Festività)
Ho ho ho ho... anche se qualcuno non crede più in me... Tutti mi aspettano lo stesso. Ho ho ho ho... Buon Natale!
Composto mercoledì 19 dicembre 2018
Ho ho ho ho... anche se qualcuno non crede più in me... Tutti mi aspettano lo stesso. Ho ho ho ho... Buon Natale!
Ti aspetto Natale, ti aspetto perché cambi lo scenario. Ti aspetto e non lo so perché, a volte se tu parlassi, vorrei sentirlo da te.
Il Natale è bello come la luna in una notte di stelle piena di desideri.
Buongiorno a chi crede nella riconciliazione, nella comprensione fra i famigliari, nel perdono sincero, nell'atteggiamento di affetto verso gli anziani; a chi dà conforto agli ammalati, a chi lavora per portare il pane a casa.
Caro Santo Natale ti chiedo un dono che sicuramente non sarà facile, ma penso non impossibile, di fare imparare a capire lo sguardo, le lacrime, il sorriso dei bimbi abbandonati, le nostre nazioni sono cariche di violenza, hanno bisogno di imparare cosa sia il dialogo, il perdono, il rispetto della libertà e della dignità. Ti chiedo con tutto il mio cuore di provarci, di toccare il cuore a tutte queste persone.
Dedicato a tutti i volontari che ogni giorno accompagnano gli anziani, le persone ammalate, a chi fa visita in ospedale regalando un sorriso, a chi sostiene la ricerca per certe malattie, a chi fa di tutto per salvare le vite. Sì! A tutti voi auguro un Buon Natale pieno di speranza siete delle persone fantastiche grazie di cuore a tutti voi.
Ricordo con estrema dolcezza, mista a malinconia, il Natale di una volta, quando a casa non avevamo niente, quando la fantasia era tutto. Quando in tavola si portava pane e amore e i regali erano sciarpe, vestiti o cappotti comprati con sacrificio, che servivano a coprirci e non per far moda. Ricordo che non c'era niente, ma quel niente era tutto, era amore, era osservanza, era tradizione, era armonia, era rispetto era tutto quello che nel tempo abbiamo perso.
Cultura, famiglia, cose lasciate indietro da risolvere comportano una rottura prematura di alcuni equilibri. Non tutto è realizzabile. Questo lascia spazio alla riflessione e all'impegno condiviso. Il numero associato è il 33 che possiamo vederlo come anno difficile se lo associamo agli anni di morte di Cristo, sacrificatosi sulla croce, oppure possibilità di riscatto dato dal coraggio e dalla forza di riuscire ad emergere superando i problemi maturati. Due volte replicato il numero sacro attribuito alla creazione. Quest'anno lo dobbiamo dedicare alla creazione di un tempo nuovo, tempo di pace e di buone riuscite.
Facciamo imparare ai nostri bambini che Natale non è soltanto regali materiali, è anche la gioia di essere in famiglia, di fare una preghiera di condivisione, a Natale il regalo più bello è stendere la mano a chi non ha nulla.
Non è importante con quale carta o nastro impacchetti un regalo. È l'involucro, ciò che al suo interno contiene. Se ne fanno tanti di regali con fiocchi appariscenti e carte luccicanti per pura cortesia, poggiati da qualche parte e che qualcuno aprirà senza esserne interessato. I miei doni saranno impacchettati con della semplice carta, perché ciò che donerò sarà fatto con il cuore, con amore.