Ho letto negli occhi della gente il desidero di ricevere per Natale un grande regalo universale, non è in vendita, non si può trovare in nessun negozio, ma solo acquistato con fiducia e rispetto: questo prezioso dono è "l'amore", preferibilmente incartato assieme ai veri valori umani che fanno la differenza in questo mondo, ormai in estinzione di tutto.
È stato un anno non direi male, ma spero che l'anno che verrà sia migliore, perché nella vita si va sempre avanti, costatando che le persone a cui vuoi bene ti seguono migliorandosi insieme.
Le vere luci di Natale sono i bambini, gli anziani e i malati.
C'è sempre una possibilità a cui si potrebbero aggrappare alcune anime macchiate di cattive azioni. La possibilità di creare nel cuore un gesto di umiltà per renderli "umani", e non c'è tempo migliore del Natale ricorrente.
Arriva Natale, nei miei sogni in volo ridesto magici pensieri, lontane risento voci cercando sorrisi, dove sbucano ricordi, brillano occhi di luci e colori che il cuore abbraccia, tra canti in coro assurti in cielo, col profumo in aria degli aromi, dei croccanti, dei torroni e delle spezie.
Il mese di Dicembre è un mese molto speciale per noi Cristiani, ma è anche un momento molto difficile e triste. Il Natale riporta nel cuore malinconie che credevi soppresse, affiorano mancanze e nostalgie che non possiamo gestire, molte persone si affannano per i regali, ma esiste una piccola parte di essi che soffre, soffre per quell'anziano lasciato in solitudine, soffre per i tanti poveri abbandonati ad un destino crudele, per quegli angeli che non hanno più una fissa dimora e vagano attraversando quelle notti gelide di questa esistenza, che per loro non ha più un senso. Ci saranno tavole imbandite di spreco, mentre i bimbi poveri muoiono per un tozzo di pane. Tu che stai leggendo non pensare di non poter fare niente, sono sufficienti pochi euro per poter sfamare tante persone e credetemi oltre a questo gesto caritatevole, noi doneremo a costoro non solo sorrisi, ma anche un pezzetto del nostro cuore. E sarà proprio questo spirito di solidarietà fraterna che ci aprirà il sipario sullo spettacolo più bello della vita: l'amore verso il prossimo. Quest'anno oltre alle lucette natalizie, accendiamo anche l'amore nei nostri cuori.
Proviamoci!
Sono venuto al mondo più di 2000 anni fa. Giuseppe e Maria, i mie genitori, erano profughi. E voi festeggiate il mio compleanno il 25 Dicembre senza sentire nel cuore il vero Spirito Natalizio. Sapete perché? Siete presi dal consumismo, dai regali da fare e riciclare. Eppure io sono nato in un'umile stalla al freddo, c'erano l'asinello e il bue e non mi ricordo, bensì siano passati molti, moltissimi anni, che sia venuto al mondo tra agi e lussi e tavole ben bandite. Sono nato povero, le mie vesti non erano ricamate con fili d'oro e condividevo pane e pesci con chi aveva fame. E voi? In pochi lo fate. Peccato, davvero un gran peccato, perché non avete capito che se c'è condivisione e gioia è Natale tutti i giorni.
Caro Babbo Natale, ti scrivo questa mia letterina, perché vorrei sapere se tu per questo Natale potresti raggiungere le stelle, perché io ho un desiderio grande da chiederti, vorrei accendere tutte quelle che sono spente e che ancora nessuno è riuscito a fare illuminare e che appartengono a tutti quei bambini meno fortunati.
Se tu riuscissi a raggiungerle e ad illuminarle, potresti esaudire tanti desideri e portare ai bambini questo dono per il Natale! Grazie, ti voglio bene... Buon Natale!
Avrei voluto che il mio Natale fosse stato senza addobbi, nessun regalo a luci spente e le persone che amo al mio fianco. Invece ora sono stelle, si accendono di notte e brillano su nel cielo. E non solo a Natale. Illuminano la mia vita tutti i giorni dell'anno.
Voi aspettate il Natale che io penso alla Nutella.