Scritto da: Ilaria Sansò
Penso e ripenso alle parole, a tutto. Mi servirà del tempo e nessuno me lo può rovinare. È tutto in testa.
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Penso e ripenso alle parole, a tutto. Mi servirà del tempo e nessuno me lo può rovinare. È tutto in testa.
Siediti accanto e non parlare.
Ricordatevi sempre che ognuno ha le sue ali, presto o tardi non ha importanza: per gli ostacoli, per dei blocchi, per degli eventi ma anche in amore; esse si scoprono con la pazienza e con gli anni. Perché ognuno ha il suo tempo, spazio e modo. Fate in modo che certe percezioni nella vita non prendano una strada sbagliata.
Vorrei chiamarti ma poi non lo faccio; non adesso e non so perché ma tanto mi diresti "non ho da dirti niente, la scelta l'ho già fatta". Magari ti disturberei, starai in compagnia o starai appena ridendo e sorridendo con qualcun altro. Allora probabilmente ti direi di far parlare ancora il silenzio come adesso, che tanto ha sempre qualcosa da buttare fuori. Ho come la sensazione di un buco al cuore, non te lo so spiegare. Ho fumato e guardato il cielo, in piccoli momenti guardavo fissa un punto stando in sovrappensiero, per ogni passo mi sentivo morire un po'. 'Ci vorrà del tempò. Per raccontarci in fondo il vero vissuto; ci ameremo ancora da lontano ma sempre con l'intensità di sentirci profondamente. Nella tua testa potrei sedermi accanto e non parlare, ma che io ti faccia del bene e del male ormai lo so perfettamente.
Se solo sapessi come continuo a guardarti mentre ti volti ma non mi vedi.
Troppe pieghe di me con la malinconia dove tu riesci a raggiungermi con la tua.
Le farfalle amano posarsi sui fiori più belli e tu sei uno di quelli, sorridi di gioia e splendi con essa quando ti bacia la mano.
Respiri
Fioca tremula etra in cuore
sei germe regresso
nel tuo accennato chetarti,
ti sottrai dalle mie narici
a piccoli dosi
e in piccole dosi adagi
fronzoli schegge di paturnie
in bagliori di stizza
sull'erba sciatta
dell'anima mia,
come stelle cadute
arse di sogni in fiore
nel balsamo della giocondità
che ansimano chiarori d'albe
in quei miei respiri
appesi a filaccia
consunta d'amore!
Possa io respirare
nuove stagioni
a pieni polmoni
senza velata morte!
Possa io bagnarmi
il viso di lacrime di luce.
Possa io essere
un flusso di vita rigenerato.
Il kalipè veste di speme
e avanza verso le cime
più alte della mia anima
quelle liete aspettative
che sorridono al sole alto.
Amo quei stormi di pennuti
assomigliano a gocce
di coriandoli dispersi
nel loro canto antico,
alleviano grezzi torpori
inermi della stracca
mia nuda essenza
in sospiri tonfi
nel mar dell'oblio!
Possa io lesta riabbracciarmi
ritemprata in germogli d'aliti
con ali boreali
turgidi di verde fiducia
protese in quel destino
che or il suo sguardo amico
dissimula meticolosamente,
inabissandomi nello sconforto
dei respiri sospesi
tra il sudore dell'inferno
e il refrigerio del paradiso.
©Laura Lapietra.
C'è solo un posto in cui la verità può specchiarsi senza alcun timore: è quel cuore abituato a non riflettere su cosa sia il vero amore.
O mio Signore tutto in me sta invecchiando
e diventa stanco il mio essere.
Ma Tu, non togliermi mai dal cuore.
Il sogno mio d'amore.