Scritto da: Antonio Cuomo
in Diario (Pensieri)
Il sorriso rimane la strada più bella per andare incontro alla felicità.
Composto lunedì 27 giugno 2022
Il sorriso rimane la strada più bella per andare incontro alla felicità.
L'amore è l'ingrediente più bello che il cuore possa mettere nella ricetta della vita.
Tu che chiedi "come stai?", stai in apprensione e ti preoccupi. Tu che in qualche modo cerchi di far sentire la tua presenza, perché lo sei e nessuno può dirti che sei così distante da non sentirti nemmeno. Tu che hai girato nei vicoletti del tuo centro storico ed hai sentito certe parole rimbombare anche lì; le hai viste scritte anche fuori ad un b&b o su un tronco d'albero secolare. Quando qualcosa potrebbe finire, poi tu lo avverti dentro e ne hai paura, ma non vuoi sentirlo dire (anche se ti fai forza e coraggio nel chiederlo). Hai visto il mare affacciandoti dalle mura e l'hai visto agitato, ma quello dentro lo è ancora di più. Tu che non ricevi più un "come stai?", "e tu come ti senti?"; perché tanto la gente non se ne accorge, perché tanto sei arrivata a chiedertelo da sola e ti va bene così.
Quando lei sposta delle cose in cucina, la guardi prendendola fra le tue braccia, le dici di fermarsi un attimo in un abbraccio stretto piangendo insieme. Quando lei deve scendere per sbrigare delle cose ma dopo neanche 5 minuti ti manda messaggi con su scritto che non ce la fa, che sta risalendo a casa per poi aspettarla sull'uscio della porta e riabbracciarla ancora più forte perché sentivi dentro che ritornava a casa (le tue braccia). Amore ed oltre.
E ci stai così male quando poi vedi esattamente delle reazioni non corrisposte dopo certe parole. E la gente evita proprio te e percepivi giusto, nonostante tutto il dispiacere messo in mezzo.
Sta fuori casa, seduta su un muretto in cerca di risposte a certe domande che ormai fanno terribilmente paura. Guarda la gente passare, certo che deve avere sempre una storia da raccontare. Si accende una sigaretta ed il primo tiro le fa già male dentro. Lei si prende tutto il cielo una volta che lo sguardo va in sù, in modo tale da avere la giusta guida per tutto il tempo senza essere tradita. E allora si concede ancora una volta il silenzio interiore, si concede il pensiero che si possa guardare le persone per poi poter perderle. Pensa alla delusione che ha e che ancora non passa, nel momento esatto in cui chi la desidera veramente senza tante parole, poi lo fa. E non esistono i "se" ed i "ma": non vuole più sentir alcuna giustificazione perché tanto il suo sesto senso non sbaglia mai. Si tratta di non fare quello che non si vuole ricevere, ma tanto lei lo sa: le persone che più ama sono quelle che la deludono fortemente. E si sa, i dispiaceri uccidono.
Lei ultimamente si sveglia in piena notte e comincia a prendersi tutto il cielo.
Sarai ricapitato prepotente davanti ai miei occhi, ma di sfuggita e poi sei andato via. Una parte buona di me rimani tu: quella che si ferma, osserva, sente, percepisce anche le cose non dette, buona parte dei miei pensieri caotici e chissà perché. Riesco ad intravedere il mare come lo guarderesti tu... mi hai sempre parlato. Chissà come lo vedi questo mondo, mia guida.
- Mi capita spesso, ultimamente di più, di pensare a come fosse stato se fossi nata e cresciuta nel paese di mia mamma. Come avrei abbracciato mia nonna ogni santo giorno, come avrebbe parlato con gli occhi, che reazione avrei avuto in modalità loop se l'avessi vista sempre indicare me e portare la mano sul cuore. Vivo di troppi chissà da tempo. Quando mi è stato raccontato dei tradimenti di mio nonno, ho sentito la sofferenza ed il dolore stesso di mia nonna: anch'io sarei andata dall'amante per dirle di lasciare la persona che amo incondizionatamente con cui ho coltivato e raccolto idee, sogni, desideri, progetti ed obiettivi. Mi sono sempre imbattuta, da quando sono adolescente, al pensiero di non essere mai tradita... di vivere il mio matrimonio sempre con costanza, rispetto e tanto amore... Io non ho niente di materiale di mia nonna... posso avere foto, quelle sì... ma ho radici dentro che riguardano lei. Io sono mia nonna, e l'ho sempre creduto e pensato fortemente. Mia nonna vive in me, ancora prima che andasse via e non ho potuto salutarla... Le mie radici portano il suo nome. -.
Quant'è brutto leggere certe parti di conversazione da tirare fuori anche dalla propria memoria.