Pensieri


Scritto da: Laura Lapietra
in Diario (Pensieri)
Non Sei

l'aria si è fatta ovattata
mentre la sera
nel suo blu pastello
laconica saluta la mia pelle
timida e chiara
rabbrividita al vento,
e i miei capelli
morbidi e lucenti
ne fanno da cornice
ribelli nelle sue forme
danzanti al suo sfiorarmi
parlandomi dritto al cuore.
Guardo le mie mani
sono prive di fiori e destino, mentre gli astri
della mia fantasia
mi predicono che tu
non sei nell'atmosfera
del mio cuore,
una galassia da obliare!
Non sei nei respiri
che ti dedico,
lacrima pendula
sgorgata dal cuore
frantumata nella dissolvenza
di quella assenza
che firma un addio assiderato!
Non sei
la più dolce malinconia
che mi fa brillare gli occhi
di stille di emozioni
trasudate al calore
del tuo abbraccio,
uno scialle di cashmere
dal tepore d'amore.
Non sei più, non sei più,
per te!
Ormai è già tarda sera
e i raggi della luna
si astengono tra
le incerte nubi ai miei occhi,
confondendosi coi
sogni nascosti e
desideri inespressi soffocati
da raccontare sol al passato.
Non sei più, ora,
e il vuoto riempie
le mie mani che accolgo accorate al cuore
a pregare sole nel disincanto
in cui hai avvolto
la via del fato,
affinché tu
non sia più,
e non sarai più,
per me.
Composto martedì 29 marzo 2022
Vota il post: Commenta
    Scritto da: Jean-Paul Malfatti
    in Diario (Pensieri)
    It hasn't been that easy to make ends meet these days. The increasingly greedy and voracious inflation eats up our savings, increases prices in an exaggerated and untimely way and, consequently, prevents us from living a healthy, balanced and a little happier social life. It is a depressing situation that frustrates all who strive to continue to lead an honest and honorable life.
    Al giorno d'oggi non è stato così facile sbarcare il lunario. La sempre più golosa e vorace inflazione si mangia i nostri risparmi, fa aumentare i prezzi in modo esagerato ed Intempestivo e, di conseguenza, ci impedisce di vivere una vita sociale sana, equilibrata. E un po' più felice. È una situazione deprimente che frustra tutti coloro che si sforzano di continuare a condurre una vita onesta e onorevole.
    Composto lunedì 28 marzo 2022
    Vota il post: Commenta
      Scritto da: Andrea De Candia
      in Diario (Pensieri)
      Quando sarò memoria, in quale età
      degli occhi tuoi salirò a galla. Giovane,
      fra i tuoi giochi in ginocchio, per avere
      il tuo viso a livello del mio.
      O come oggi mi vedi, dall'altezza
      del ramo terminale ove fiammeggi:
      io per te spallidente radice,
      figura che abbandona la finestra,
      già sfilato ogni anello. "Naturale,
      non infelice abnegazione" - medita,
      centrandomi, lo sguardo di diamante
      dei tuoi vent'anni. Seppure
      così non è: che mai non cessa, mai,
      di trasalire alle sobillazioni
      di primavera l'anima. (Saprai
      tutto a suo tempo). Adesso
      fermami in questa luce di trapasso,
      -profilo tra fuoco e cenere - già incisa
      memoria in te, dove mi sento in salvo.
      Vota il post: Commenta
        Scritto da: Andrea De Candia
        in Diario (Pensieri)
        Che non so amarti, dici.

        Ma chiedilo al tremore delle mani
        quando si fanno nido alla tua nuca,
        chiedilo alle radici delle vene
        quando m'ami, al mio cuore che boccheggia
        spingendo la sua punta palpitante
        fra i cerchi delle costole di pietra.
        Chiedilo ai giorni, quando ne raccolgo
        in ginocchio i frantumi,
        se anch'essi non inneggiano al tuo nome!

        Tu non mi lasceresti così sola,
        con l'anima accecata e senza voce
        come una grotta occlusa
        o un delta disertato dai suoi fiumi.
        Tu non mi lasceresti qui delusa
        mentre la sera taglia
        dai vetri oblique croci
        che si spezzano ai muri, mentre attendo
        e incarto l'ore in futili menzogne.

        T'aspetterò, tutt'una con la casa,
        insieme impallidendo a poco a poco;
        non vorrò, a lungo, accendere la luce:
        preparerò la tavola a tentoni
        scegliendo la tovaglia preferita
        né scorderò gli anemoni.
        Poi ghiaccia siederò, l'anima in fiamme,
        un libro in mano, chiuso.

        Finché vedrò i lampioni
        mettere tutti insieme gli orecchini.

        Quanto allora avrò atteso, potrà dirti
        – se tu venga! – il rimorso della sveglia.
        Vota il post: Commenta