E quando ho avuto bisogno...
che mi hai voltato le spalle.
Composto sabato 4 dicembre 2021
E quando ho avuto bisogno...
che mi hai voltato le spalle.
Nella vita mi sono abituato a tante cose, ma mai alle delusioni. Per quelle... Non c'è soluzione.
Vero...
Ho tanti difetti...
e non nascondo di averli...
Ma tanti li hanno...
e guardano quelli degli altri.
Avere contatto con il pubblico, vedere i sorrisi... sentire le emozioni che trasmette attraverso il suo inconfondibile calore, per chi lavora nello spettacolo, significa amore.
Uno dei veri punti di forza è affrontare e superare le tue paure più nascoste.
Ormai non mi ricordo più niente di te, il suono della tua voce, l'aspetto del tuo sorriso, la consistenza della tua pelle.
Non riesco a immaginare cosa pensi ora che non sei più la stessa e non ricordo i pensieri che avevi in quel nostro tempo.
Odori, sensazioni, emozioni, più niente ricordo. Non ricordo di cosa si parlava, cosa si guardava.
Però ci sei, ma invisibile, impercettibile.
Una presenza assente.
Mi sembra di lottare con un ombra nel mezzo del bosco stregato.
Cerco di ricordarti ma non ci riesco e anche se provo a dimenticarti, fallisco.
Non so se a farmi stare peggio è non avere più nulla di tuo nelle mie mani o se perché non riesco a cancellare la percezione di te che ho.
Sembra quasi che in certi momenti mi arriva il tuo pensarmi, anzi sicuramente è una mia mera illusione, come di una stupida inutile sedia rotta che aspetta ancora il suo vecchio pazzo re, per così sentirsi un trono.
Vorrei chiudere gli occhi e svegliarmi in un mondo dove non sei esistita.
Avrei voluto essere me stesso, con la mia ingenuità, i miei dodici anni, così come i miei trentaquattro anni. Strapparmi la pelle dalla faccia e respirare di fronte a te, spogliarmi dei mie difetti per sentirmi una volta tanto inerme. Esposto in modo che tu possa vedere tutto ciò che c'è qui dentro senza maschere.
Essere protetto dai mali del mondo. Sentirti essere il mio scudo, quella forza che esiste solo per me.
"Avrei voluto", il peggior desiderio che si possa esprimere.
Caro amico meno male che ci sei anche tu in questo mondo non reale, che possiamo toccare ma da cui non si può fuggire.
Nelle nostre follie differenti, ci sfioriamo quasi e ci incontriamo ogni tanto.
Paralleli, ognuno nella propria direzione, ognuno alla ricerca di qualcosa di sensato nel nostro così diverso passato.
Rintontini, pieni, di quel succo amaro frutto di chi ha amato perché ha saputo rinunciare al proprio cuore.
Inutilmente cerchiamo un senso alla nostra vita del cazzo tra una risata e l'altra.
Senza di lei non mi sento più di chiamarla casa.
Una nota stonata non sarà mai una musica sbagliata. Non tutti hanno la stessa canzone, alcune non sono diverse, ma sono speciali.