Pensieri


Scritto da: Angela MORI
in Diario (Pensieri)
Pomeriggio da sogno

"Tu credi davvero che i sogni possano avverarsi con facilità?"
"Si certo perché se fosse diversamente, non ci sarebbe motivo del perché esistono e del perché molti sognano. I sogni rendono felici e non è detto che non si possano avverare nel modo più facile e veloce".
Sara teneva tra le mani quel biglietto e lo stringeva al petto a proteggerlo, come fosse un passerotto caduto dal nido e bisognoso di cure.
"Io penso invece che siano inutili illusioni, un posto dove nascondersi per non vedere la realtà. Non ce bisogno di sognare cose impossibili, si puoi vivere con semplicità e spesso per essere felici basta davvero poco".
Roberto alzò gli occhiali da sole che portava sulla fronte e la guardò con fare da sapientone anche se poco credeva lui stesso a ciò che diceva. Lei ricambio lo sguardo come infastidita e riprese a camminare stavolta più velocemente. Andando verso l'auto posteggiata non molto distante, la giovane donna non faceva altro che parlarle di coreografie di danza, abiti da sogno e luoghi bellissimi che avrebbe voluto visitare. Era un sabato pomeriggio di inizio primavera e a quel ora le strade del centro storico erano colme di gente, soprattutto ragazzi che camminavano a godersi il tiepido calore del sole. Rombi di motori, suoni di clacson, strepiti di bambini che si rincorrevano e urla di venditori ambulanti rendevano il paesaggio tipico di una cittadina di piccole dimensioni, un miscuglio di colori, suoni ed emozioni.
"Sara ti rendi conto che non fai altro che parlare di ciò che vorresti e mai di ciò che hai? E come se vivessi una vita a parte, solo tua".
"Ma che dici tesoro! Scusa, forse esagero, magari sbaglio..."
"Non chiedermi scusa, sei fatta così. Hai i tuoi sogni inutili, ti rifugi in essi sia quando qualcosa va storto che sia che vada bene, però a volte mi sento come escluso e tradito dalle tue chimere". Rise.
"Non ti dò torto, se non in parte. È vero a volte mi chiudo in me stessa e non mi accorgo di trascurare qualcosa o qualcuno che mi circonda e per questo ti chiedo scusa. Ma tu critichi tanto il mio modo di evadere con la mente, senza capire che li trovo rifugio e ho modo di evadere dalla routine e dal mondo che mi circonda, quando magari mi sento sola e non ci sei. Riesco a capire e vivere in questa società, ma se mi abbandono alla meravigliosa fantasia quando ho voglia di farlo non è detto che sono sciocca o che ti trascuro". Sara affrettò il passo e lui la raggiunse, la prese tra le braccia e la bacio con tenerezza sulla fronte.
"Tu sei felice"?
Lei restò zitta un istante.
"Sono felice ma non pienamente soddisfatta della mia vita e lo sai bene. Vorrei che la gente mi conoscesse come ballerina, vorrei viaggiare, vorrei avere tanti soldi per comprare ciò che mi piace e non faticare otto ore al giorno in quel posto di lavoro che detesto".
Lui rimase ad ascoltarla poi giunti a destinazione, le aprì lo sportello per farla accomodare in auto.
"Entra dai, e non ti offendere se ti dico che sei sciocca... Sei la mia piccola illusa"! Rise di gusto ed entrò in auto. Ci furono degli attimi di silenzio interrotti dalla voce di Roberto.
"Allora dai, inizia a grattare e se vinciamo compriamo la scuola di danza che frequenti, tante cose belle e voliamo a Tokyo"!
"Compriamo! Voliamo! Perché ti ho per caso detto che è con te che voglio fare tutte queste cose"? Lo schernì lei.
"Ah bene! Se già da povera e sconosciuta ti vuoi liberare di me, figurati se in quel bigliettino trovassi davvero tutti quei soldi che promette".
Sara scrollò la testa sorridendo, poi con una monetina, poggiando il biglietto sulle ginocchia, inizio a grattare le figure rappresentate.
Roberto si accese una sigaretta.
"Ecco... Niente e ancora niente. Peccato". Il sorriso le si spense sulle labbra.
"Non essere triste vieni qui dai"! L'attirò a se e lei poggiò la testa sul suo petto mentre intanto lui le accarezzò dolcemente i capelli bruni.
"Cosa sogni oltre che diventare una ricca ballerina che non fa altro che viaggiare e fare shopping amore mio"?
Lei si imbarazzò ma con impeto si sollevò per guardarlo in viso.
"Dicono che i sogni non si raccontano se no poi non si avverano ma credo sia giunto il momento che tu uno lo sappia, così magari potrai in parte non sentirti escuso".
"Ah, ecco a spiegato allora il perché non hai vinto con quel gratta e vinci! Ha un intero pomeriggio che non fai altro che fantasticare ad occhi aperti"!
"Che stupido che sei"! Scoppiarono a ridere. Lui la strinse forte e la baciò con passione.
"Dimmi, tra tutti questi desideri, tra tutte queste fantasia e brame che hai, almeno uno di cui faccio parte c'è"?
Lei, timida come al primo appuntamento lo guardò dritto negli occhi, quegli occhi blu come il mare che tanto amava e tutto ad un fiato disse ciò che in quegli anni di fidanzamento non aveva mai detto.
"Si, è te ne parlerò ora stesso. È il sogno più bello che ho ed è quello di stare con te per sempre, di avere una casa con te e dei figli e di invecchiare con te! Diventare ciò che più mi piace, poter viaggiare e comprare ogni cosa, non sarebbe bello come poter sapere che ad ogni alba ti vedrò disteso al mio fianco a condividere con te il mio letto, la mia casa, ogni mio bene e tutta la mia vita"!
Lui parve impassibile per un attimo. Lei divenne rossa in viso e si morse il labbro.
"Bene, sono meglio di ogni biglietto che puoi acquistare tesoro mio credimi".
"In che senso"? !
Non fece in tempo ad aver risposta che lui, tirò fuori dalla tasca una scatolina bianca e gli e la porse.
"Apri, e se è vero ciò che hai detto, accetta la mia proposta e rendimi l'uomo più felice del mondo"!
In quel momento il cuore di quel giovane sembrava un tamburo impazzito.
Sara rimase a bocca aperta mentre le mani le tremavano e un rivolo di sudore le scendeva dalla tempia.
Prese la scatola che lui teneva in mano e l'apri.
Il luccichio di quel piccolissimo brillante posto al centro di quel anello, le fece venir le lacrime agli occhi per l'emozione. Rimase per un attimo senza fiato.
"Sara, vuoi essere mia moglie"?
Con la bocca secca per l'emozione, lei annuì e un bacio al tramonto sigillò quella promessa d'amore.
I sogni sono bellissimi e a volte non c'è bisogno di allontanarsi troppo dalla realtà per realizzarli. L'amore rende bello tutto ciò che ci circonda.
Angela Mori.
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    Scritto da: Jean-Paul Malfatti
    in Diario (Pensieri)
    I am a limited edition human product of a single copy — made in Italy — to be exported to the United States at a later time, sealed inside a tamper-proof packaging. Only those who truly love me and accept me as i am will be able to dissolve the seal and know me inside.
    Sono un prodotto umano di edizione limitata di un unico esemplare — made in Italy — per essere in un secondo momento esportato negli Stati Uniti, sigillato all'interno di una confezione a prova di manomissione. Solo coloro che mi vogliono veramente bene e mi accettano per come sono saranno in grado di sciogliere il sigillo e conoscermi dentro.
    Composto martedì 20 luglio 2021
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